Sanzioni all’Iran e rinnovato sostegno all’Ucraina: i risultati del vertice dell’UE

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sanzioni all'iran Olaf Scholz. EU Summit a Bruxelles, 23 Marzo 2023. Photo credits EPA-EFE/STEPHANIE LECOCQ

Durante il vertice che ha avuto luogo a Bruxelles, l’Unione Europea ha deciso di estendere le sanzioni all’Iran, a causa dell’attacco contro Israele che ha avuto luogo domenica. Nella notte tra mercoledì e giovedì, i capi di Stato e di governo dell’Unione hanno quindi deciso che  l’Iran debba essere “isolato a livello internazionale”, come sottolineato dal presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel.

L’Unione ha comunque invitato tutte le parti a esercitare la massima moderazione e a non adottare misure che possano aumentare le tensioni nella regione. Il presidente iraniano Ebrahim Raisi, da parte sua, ha dichiarato che la risposta iraniana a qualsiasi “aggressione” da parte di Israele sarebbe “devastante”.


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Le nuove sanzioni dell’UE contro l’Iran riguardano in particolare i veicoli aerei senza pilota (UAV) e i missili, e quindi le aziende coinvolte nella loro produzione. A supportare queste misure è anche il presidente francese Emmanuel Macron, che ha dichiarato che l’UE deve sanzionare tutti coloro che sono coinvolti nella “produzione di missili e droni utilizzati per gli attacchi contro l’Ucraina e Israele”. Sulla stessa linea è la Presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, che ha aggiunto che “i droni iraniani sorvolano ogni giorno le città ucraine”.

Rilanciato il tema del sostegno militare all’Ucraina

Non è stato questo l’unico riferimento all’invasione russa dell’Ucraina. Nel rilevare come quasi tutti i 300 droni e i missili lanciati dall’Iran siano stati respinti da Israele con l’aiuto di vari Paesi, tra cui Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Giordania, il capo del governo estone, Kaja Kallas, ha chiesto un sistema di difesa aerea di successo anche per l’Ucraina. Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenuto in videochiamata, ha ribadito che lo spazio aereo ucraino e quello dei paesi vicini meritano la stessa sicurezza di Israele e ha invitato l’UE a mantenere le promesse sulla fornitura di armi.

Anche il cancelliere federale tedesco Olaf Scholz ha invitato i partner dell’UE a supportare lo sforzo bellico dell’Ucraina allineandosi, in questo, alla Germania, che ha già consegnato i sistemi di difesa aerea Patriot e ne ha promesso un altro. “Vogliamo incoraggiare gli altri a fare lo stesso” ha ribadito Scholz.

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