No, la Germania non vuole vietare i bassotti. Vuole salvare i carlini

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Alcune testate, in queste ultime settimane, hanno messo in allarme gli amanti di alcune particolari razze di cani. Titoli come “La Germania vuole vietare i bassotti?” sono, ovviamente esagerati e pensati per attirare l’attenzione del pubblico, ma non rappresentano correttamente la realtà. Il tema dibattuto è più complesso e ha a che fare con la riforma della legge tedesca sulla protezione degli animali, sulla quale si è pronunciato anche il Ministro dell’Agricoltura Cem Özdemir (Verdi).

Il co-leader del partito verde Robert Habeck vede la prevista nomina di Cem Özdemir a ministro dell’agricoltura come un segnale per la Germania. Giovanni MACDOUGALL / AFP

Quando l’allevamento diventa maltrattamento

Alla base della riforma, c’è l’intenzione di porre concreti limiti all’allevamento di razze canine e feline selezionate solo per le loro caratteristiche estetiche, che si traducono però in tratti talmente estremi da generare animali che sono afflitti, per tutta la vita, da gravi problemi di salute, quali difficoltà respiratorie, problemi articolari e altre patologie legate alla conformazione. Questa problematica non è nuova nel panorama internazionale, dove da tempo si discute dell’etica di allevare animali che vivono in condizioni di sofferenza a causa delle loro caratteristiche morfologiche, solo perché noi li troviamo più “carini”.

Gli allevatori, ovviamente, sono i meno entusiasti della riforma, specialmente quelli che si concentrano su tipologie specifiche di animali che si distinguono solo per le loro caratteristiche più estreme, come i bassotti, che spesso soffrono di problemi gravi alla colonna vertebrale, o i carlini, che patiscono gravi problemi respiratori.


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Özdemir è intervenuto nel dibattito, precisando che non si discute di una possibile “messa al bando” di particolari razze, come in altri Paesi è stato fatto con quelle ritenute pericolose, ma semplicemente di una regolamentazione degli standard di allevamento, di regole chiare per ciò che gli allevatori possono e non possono fare, allo scopo di evitare forme di selezione che equivalgono a maltrattamenti.

Bassotti più alti, carlini con il muso lungo

L’obiettivo dell’inasprimento della legge è quello di ripristinare la salute delle razze considerate “problematiche”, intervenendo sulla selezione degli esemplari per favorire quelli con caratteristiche meno estreme e più salutari. Si auspica che, con il tempo, le razze possano evolvere verso un aspetto leggermente diverso, ma più in linea con il benessere animale. Questo non significa che le razze in questione spariranno, ma che potrebbero subire delle modifiche nel loro aspetto fisico per garantire loro una vita senza sofferenza. In concreto, in futuro i bassotti potrebbero avere zampe più lunghe e più adatte a sostenere il peso e le articolazioni del resto del corpo, i carlini potrebbero avere un setto nasale abbastanza lungo da respirare agevolmente, i pastori tedeschi potrebbero avere la schiena orientata in orizzontale, invece che verso il basso, così da non sviluppare la displasia dell’anca. Le stesse linee guida saranno adottate per i gatti e per tutti gli animali vertebrati.

bassotti e carlini

La bozza di legge chiarisce anche i criteri con cui un animale vertebrato può essere utilizzato per la riproduzione. Questo potrebbe limitare l’allevamento di razze di cui troppi esemplari non godono di buona salute, costringendo gli allevatori a selezionare solo gli individui più sani e robusti, a discapito dell’aspetto degli individui. Questo passaggio è fondamentale per garantire che la selezione futura delle razze sia orientata al benessere degli animali e non solo all’estetica o alle mode del momento.

Le associazioni animaliste hanno accolto con favore la proposta, vedendola come un passo avanti significativo nella lotta contro la sofferenza animale. Sottolineano che la salute e il benessere degli animali dovrebbero sempre avere la priorità rispetto all’estetica. Alcune di queste associazioni hanno da tempo denunciato le pratiche di allevamento che portano alla nascita di animali destinati a soffrire per tutta la vita a causa delle loro caratteristiche fisiche.

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