Il bordello Artemis dona 350.000 euro per i bambini della clinica Charité

bordello artemis
User:Fridolin freudenfett, CC BY-SA 3.0 , via Wikimedia Commons

Smacco per la procura di Berlino. I fratelli Hakki e Kenan Simsek, gestori del noto bordello “Artemis“, hanno deciso di donare la considerevole somma di 350.000 euro all’ospedale pediatrico Charité della capitale tedesca, 200 mila ricevuti come risarcimento per essere stati ingiustamente perseguiti e denigrati dallo Stato di Berlino e 150.000 aggiunti a titolo personale.

La generosa donazione, che ha lo scopo di finanziare i lavori di ristrutturazione dell’area di registrazione della clinica pediatrica, nasce da una vicenda che ha visto i due fratelli coinvolti in un’importante retata nell’estate del 2016. All’epoca, il blitz vide impiegati persino i corpi speciali SEK e GSG9.


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In quell’occasione, ben 800 agenti di polizia e investigatori effettuarono un blitz all’interno del bordello con l’accusa di presunta evasione fiscale e mancato pagamento dei contributi previdenziali. In una successiva conferenza stampa, il procuratore capo della capitale parlò di donne tenute come schiave nei campi di cotone. Accuse che tuttavia non poterono essere provate in tribunale, tanto che nel 2023 la Corte d’Appello di Berlino stabilì che i fratelli avevano diritto ad un risarcimento per l’illegittima detenzione preventiva, per l’accusa e per le dichiarazioni denigratorie della Procura di Berlino. Allo stesso tempo, lo Stato di Berlino è stato obbligato a scusarsi.

I due imprenditori, che all’epoca del blitz avevano speso 50.000 euro per pagare gli avvocati delle impiegate sottoposte ingiustamente a custodia cautelare, hanno quindi deciso di devolvere l’intero risarcimento di 200.000 euro alla clinica Charité, aggiungendo di tasca propria altri 150.000 euro. L’obiettivo è quello di ristrutturare e rendere finalmente a misura di bambino l’area di registrazione della clinica pediatrica, frequentata ogni giorno da circa 250 bambini e dai loro genitori, che attualmente non offre alcuna accessibilità, né strutture adeguate ai piccoli pazienti.

I lavori, il cui costo complessivo ammonta appunto a 350.000 euro, inizieranno a breve e dovrebbero concludersi nel prossimo autunno. Hakki Simsek ha dichiarato a B.Z.: “Volevamo donare comunque i 200.000 euro, dopotutto siamo padri di famiglia. Quando abbiamo saputo che la ristrutturazione era già stata pianificata, ma che erano necessari 350.000 euro, abbiamo finanziato il resto privatamente”.

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