Berlino, sciopero della fame per tre attivisti del clima: uno ha perso già 18 kg

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L'attivista del clima Wolfgang ''Wolli'' Metzeler-Kick, che sta facendo lo sciopero della fame vicino alla Cancelleria Federale. Photo credits: EPA-EFE/CLEMENS BILAN

Martedì un terzo attivista per il clima ha iniziato uno sciopero della fame a tempo indeterminato nel quartiere governativo di Berlino. Michael Winter, 61 anni, di Garching, vicino a Monaco, ha deciso infatti di seguire l’esempio di Richard Cluse e Wolfgang Metzeler-Kick, che non mangiano da marzo per protestare contro il disastro ambientale.

“L’onestà dovrebbe essere una cosa ovvia, soprattutto quando si parla di catastrofe climatica. Ma Olaf Scholz non è onesto” ha dichiarato Winter, ribadendo di non poter più stare a guardare “mentre la scienza viene ignorata”.


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Sciopero della fame per tre attivisti del clima accampati davanti alla cancelleria

Intanto, l’attivista 56enne Cluse è in sciopero della fame da 23 giorni e il 49enne Metzeler-Kick da 40. Dal 25 marzo sono accampati in una tenda nel parco Spreebogen, vicino alla Cancelleria Federale, e consumano solo liquidi. Sotto il motto “Morire di fame finché non sarete onesti“, vogliono esercitare pressioni sul capo dell’esecutivo, il cancelliere Olaf Scholz (SPD), affinché riconosca in modo chiaro l’emergenza globale e la necessità di un cambiamento radicale nella politica climatica.

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Olaf Scholz (SPD). Oboneo, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons

Le richieste specifiche dei tre attivisti sono espresse in punti. In particolare, Cluse, Metzeler-Kick e Winter chiedono al governo federale di riconoscere ufficialmente:

  • che la catastrofe climatica in corso mette a repentaglio l’esistenza dell’umanità
  • che il contenuto di CO₂ nell’aria è troppo elevato
  • che l’obiettivo della limitazione del riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius, con un valore obiettivo di 0,35 per mille di CO₂ nell’aria entro il 2150, individuato dal gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico e adottata da 195 Paesi, è già stato superato. La posizione degli attivisti a riguardo è che “anche se con anni di ritardo, è necessario un radicale cambiamento di rotta”

Gli attivisti sono inoltre sostenuti nelle loro richieste da esperti come il ricercatore sul clima Hans Joachim Schellnhuber e da diverse organizzazioni scientifiche, come Scientist Rebellion. Intanto, lo stato di salute dei due uomini che fanno lo sciopero della fame da marzo sarebbe ormai critico e Metzeler-Kick avrebbe perso 18 chili.

Finora né la Cancelleria, né alcun esponente dell’esecutivo, avrebbe preso contatto con i tre uomini, accampati in attesa che le loro richieste vengano accolte. La settimana scorsa, però, il portavoce del governo, Steffen Hebestreit, li ha esortati a non danneggiare la loro salute “con forme di protesta così radicali”.

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