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Berlino: a fine luglio chiudono le Galeries Lafayette. È la fine del retail di lusso?

L’era dei grandi magazzini del lusso, a Berlino, sembra volgere drasticamente al termine. Dopo il tracollo del KaDeWe è arrivato l’addio (meno drammantico, perché non legato al fallimento) di un altro pilastro dello shopping nel centro città. La notizia della chiusura anticipata delle Galeries Lafayette di Berlino, prevista per il 31 luglio, anziché per la fine dell’anno come inizialmente annunciato, ha colto di sorpresa i circa 190 dipendenti, che sono stati informati solo giovedì mattina.

Per anni, gli unici Magazzini Lafayette fuori dalla Francia

Il celebre grande magazzino di lusso, inaugurato nel 1996 e per anni tra i più famosi della capitale tedesca, ha visto calare il numero dei clienti negli ultimi anni a causa della concorrenza e dei cambiamenti nelle abitudini di acquisto. Per anni, quella di Berlino è stata non solo l’unica filiale del gruppo Lafayette in Germania, ma anche l’unica al di fuori della Francia.

Il gruppo Galeries Lafayette, che possiede 19 negozi in Francia e partecipazioni in altri 38, sta puntando sull’espansione in Asia, con nuove aperture previste a Nuova Delhi e Mumbai, e non considera più interessante il mercato tedesco. L’edificio di Berlino, venduto nel 2022 a un gruppo statunitense, potrebbe diventare la nuova sede della Biblioteca Centrale e Regionale della città.


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La chiusura anticipata segna la fine di un’era per lo shopping di lusso nella capitale tedesca, dove per oltre 20 anni le Galeries Lafayette hanno attirato clienti da tutto il mondo.

A Berlino, il retail di lusso non funziona più

La decisione di chiudere il grande magazzino è stata presa dopo un’attenta valutazione delle performance economiche. Nonostante gli sforzi per rinnovare l’offerta e adattarsi alle nuove tendenze del mercato, il calo delle vendite non è stato invertito. Questo è indicativo delle sfide che il settore retail di lusso sta affrontando a livello globale, con la crescita dell’e-commerce e la preferenza dei consumatori per esperienze di acquisto più personalizzate e convenienti.

Il management ha assicurato che sarà fornito supporto per la ricollocazione professionale dei dipendenti del grande magazzino e che saranno intraprese azioni per minimizzare l’impatto sociale della chiusura.

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