Tesla riprende le attività e Musk arriva a Berlino

ex militari elon musk
Elon Musk, NASA/Bill Ingalls, Public domain, via Wikimedia Commons

Dopo una breve interruzione causata da un attacco mirato alla rete elettrica, lo stabilimento Tesla di Grünheide, situato nel distretto dell’Oder-Spree, in Brandeburgo, ha ripreso le sue operazioni partire dalla mattinata di mercoledì. La scorsa settimana, un traliccio dell’elettricità era stato incendiato, causando il fermo della produzione e un breve blackout anche in alcune zone circostanti. Il gruppo di attivisti Vulkan aveva rivendicato la responsabilità dell’attacco e le autorità hanno aperto un’indagine in merito. La presidentessa del consiglio di fabbrica Michaela Schmitz ha anche confermato che Elon Musk, il fondatore e CEO di Tesla, era atteso allo stabilimento nella medesima giornata. Durante la sua visita, era previsto che Musk tenesse una riunione con il personale. Dalla dirigenza della fabbrica sono arrivate anche parole di plauso per la professionalità dimostrata dai dipendenti nel gestire l’emergenza.

Musk incontrerà anche alcuni politici locali

La produzione era stata interrotta a seguito di un attacco incendiario che ha colpito la rete elettrica della fabbrica, ma è stata ripristinata dopo un’accurata verifica dei sistemi e un riavvio sicuro dei macchinari. Da lunedì, l’impianto era già completamente collegato alla rete elettrica. Schmitz ci ha anche tenuto a sottolineare che, nonostante la produzione fosse stata temporaneamente sospesa, i dipendenti hanno continuato a ricevere il loro stipendio per intero e non sono state conteggiate riduzioni dell’orario di lavoro.

Durante la visita di Musk, oltre all’incontro con lo staff, sono previsti colloqui con figure politiche di rilievo, tra cui il Ministro Presidente del Brandeburgo Dietmar Woidke (SPD) e il Ministro dell’Economia locale Jörg Steinbach (SPD).

Nel frattempo, Andre Thierig, il direttore dello stabilimento Tesla, ha manifestato la sua preoccupazione per la sicurezza dei dipendenti. Questo dopo che alcuni lavoratori hanno espresso timori riguardo alla possibilità di essere presi di mira per il semplice fatto di indossare abiti con il logo Tesla al di fuori della fabbrica. Thierig ha assicurato che la sicurezza del personale è una priorità assoluta e che verranno prese tutte le misure necessarie per garantire la loro incolumità.

Tesla troppo odiata nel Brandeburgo?

Inoltre, Thierig ha energicamente respinto le accuse di scarsa sostenibilità dell’impianto, mosse da alcuni gruppi ambientalisti nei confronti della Gigafactory. Thierig ha dichiarato che il consumo idrico dello stabilimento è ben al di sotto di un terzo del limite massimo autorizzato dal contratto.

Non lontano dalla fabbrica, un gruppo di attivisti ambientali ha organizzato una protesta contro Tesla e la mobilità elettrica. Gli ambientalisti hanno allestito un accampamento dove hanno costruito case sugli alberi, occupando parte della foresta che circonda la fabbrica. La polizia locale sta monitorando la situazione e le autorità hanno deciso, per il momento, di non sgomberare gli attivisti, almeno fino a venerdì.