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Offerte troppo convenienti per essere vere: ecco la nuova truffa sugli investimenti online

Se c’è un settore dell’ambito digitale che sembra non conoscere crisi, purtroppo, è quello delle truffe online. In Germania, le forze dell’ordine ne hanno da poco segnalata una nuova, che sta emergendo come particolarmente insidiosa, che prende di mira chi ha dei risparmi da investire e che si concentra sui depositi a termine. La manovra coinvolgerebbe una pluralità di siti web truffaldini, che pubblicizzano offerte incredibilmente allettanti su depositi vincolati, promettendo di rendere utili da capogiro sugli investimenti, ma che invece finisce per portare i risparmi degli ignari investitori a svanire nel nulla alla scadenza dell’investimento, per riapparire “magicamente” sui conti dei truffatori.

Un investitore ha perso 700.000 Euro

Già su questi primi aspetti della truffa, mettono in guardia le forze dell’ordine, dovrebbe basarsi l’autotutela degli aspiranti investitori: se un fondo o un istituto promette rendimenti smodatamente superiori agli altri presenti sul mercato per investimenti simili, al punto tale che l’offerta sembra “troppo conveniente per essere vera”, probabilmente si tratta di una truffa. In un caso particolarmente sconcertante, un investitore della zona del Lago di Costanza ha perso la somma astronomica di 700.000 euro.

Questi siti fraudolenti, avvertono gli inquirenti, sarebbero estremamente difficili da distinguere da quelli genuini. Promettono rendimenti “da sogno” in tempi brevissimi e spesso hanno nomi che inducono a credere che si tratti di servizi collegati a banche con sede in Svizzera – il che tende a creare un senso di fiducia nei potenziali investitori.

Al termine degli investimenti, i soldi sono scomparsi

I truffatori, inoltre, utilizzano il cosiddetto trucco dell’IBAN” per portare a termine le operazioni criminali. Le vittime, attratte dalle promesse di guadagni esorbitanti, sono indotte a trasferire i loro risparmi a coordinate bancarie estere, convinti di diventare titolari di un nuovo conto, ma inconsapevoli del fatto che il denaro finisce invece direttamente nelle mani dei truffatori. Dal momento che per le banche destinatarie conta solo l’IBAN e non devono verificarlo con il nome, né la banca né la vittima si accorgono della truffa.


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Gli estratti conto “accattivanti”, abilmente falsificati per sembrare autentici, e l’assistenza telefonica di sedicenti consulenti bancari, pronti a rassicurare e a guidare gli investitori attraverso ogni passo, completano l’inganno. Questi elementi, combinati con la promessa di rendimenti straordinari, creano un’illusione di sicurezza e di affidabilità che spinge le vittime a investire i propri risparmi. L’amara rivelazione arriva al termine dell’investimento, quando si dovrebbero riscuotere gli utili e invece il denaro è sparito e né il correntista né la banca possono più farci nulla.

La squadra anticrimine di Friedrichshafen ha segnalato diversi casi di frode di questo genere, sottolineando l’importanza di rimanere vigili e di esercitare un sano scetticismo nei confronti di offerte che paiono troppo allettanti, ma, soprattutto, di investire solo presso banche e istituti di credito noti, affidabili e riconosciuti.

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