Arrestata a Berlino Daniela Klette, ex terrorista della RAF. Usava un passaporto italiano
Dopo oltre 30 anni di latitanza, l’ex presunta terrorista della RAF Daniela Klette è stata arrestata a Berlino lunedì sera, durante un blitz della polizia nel distretto di Kreuzberg. Gli agenti hanno fatto irruzione nell’appartamento in cui alloggiava la donna, oggi 65enne.
Nell’abitazione, sita in un edificio di sette piani vicino all’ex confine tra Berlino Ovest e Berlino Est, sarebbero state rinvenute munizioni e un passaporto italiano, che si ritiene la donna abbia utilizzato per nascondere la sua vera identità. Lo riferisce lo Spiegel, che aggiunge anche che Klette sarebbe stata identificata tramite le impronte digitali.
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L’operazione è stata condotta dalla polizia della Bassa Sassonia, in collaborazione con la procura di Verden, che dal 2015 stava indagando su Klette e altri due presunti ex membri della RAF, Ernst-Volker Staub e Burkhard Garweg. I tre sono accusati di tentato omicidio e di una serie di rapine gravi, reati che sarebbero stati commessi, tra il 1999 e il 2016, in Bassa Sassonia e Nord Reno-Westfalia. Secondo gli inquirenti, le rapine servivano a finanziare la latitanza del gruppo.
Klette, come anche Volker-Staub e Garweg, è considerata appartenente alla cosiddetta terza generazione della RAF, la formazione terroristica che per oltre vent’anni ha condotto una sanguinosa lotta armata contro quello che definiva “il sistema imperialista” della Germania Ovest. Klette è sospettata di essere stata coinvolta in una serie di azioni dell’organizzazione, come l’attacco armato all’ambasciata degli Stati Uniti a Bonn, nel 1991, e un attacco esplosivo alla prigione di Weiterstadt, nel 1993. Gli inquirenti ritengono inoltre che fosse presente, sempre nel 1993, anche durante l’azione anti-terrorismo a Bad Kleinen, nel Meclemburgo, in cui morirono il poliziotto Michael Newrzella e il membro della RAF Wolfgang Grams.
Oltre vent’anni di attentati e omicidi
Dal 1971 al 1993, la RAF ha rivendicato attentati e omicidi che hanno prodotto il triste risultato di 34 morti e oltre 200 feriti.
L’ultima azione rivendicata dalla formazione risale al marzo del 1993, quando oltre 200 chili di esplosivo distrussero gli edifici del cantiere del nuovo carcere di Weiterstadt, causando danni per 80-90 milioni di marchi. Cinque anni dopo, nel 1998, arrivò l’annuncio dello scioglimento della RAF.
Recentemente una trasmissione aveva riacceso l’attenzione sui latitanti
La cattura di Daniela Klette è il risultato delle indagini condotte dalla procura di Verden, che lo scorso 14 febbraio ha lanciato un appello pubblico nella trasmissione televisiva “Aktenzeichen XY… ungelöst”, chiedendo informazioni sui tre latitanti.
L’attenzione mediatica ha portato a una falsa segnalazione su un treno regionale a Wuppertal, dove un passeggero è stato scambiato per Ernst-Volker Staub. Alla fine però gli investigatori sono riusciti a stringere il cerchio intorno alla presunta ex terrorista, assicurandola alla giustizia dopo decenni di latitanza.
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