Anni di piombo tedeschi: accusata presunta sostenitrice dei neonazisti dell’NSU

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Beate Zschäpe. Photo credits: EPA-EFE/JOERG KOCH

Negli ultimi tempi, la Germania sembra essere ripiombata nei cupi anni del terrorismo di matrice politica, sia di destra che di sinistra. Dopo l’arresto a Berlino di Daniela Klette, ex presunta terrorista della Frazione Armata Rossa (RAF), la Procura federale ha infatti presentato un’accusa presso il Tribunale Regionale Superiore di Dresda contro Susan E., presunta sostenitrice dell’organizzazione terroristica neonazista NSU, che ha insanguinato la Germania tra il 1997 e il 2011.

I sospetti che da tempo gravano sulla donna, che al momento resta a piede libero, avrebbero trovato ulteriori conferme, come dichiarato mercoledì a Karlsruhe dagli inquirenti. Susan E. è attualmente sposata con André E., condannato a due anni e mezzo di reclusione come sostenitore dell’NSU a Monaco.


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La procura federale accusa presunta sostenitrice dell’NSU

Secondo l’accusa, vi sarebbero prove sufficienti del fatto che Susan E. abbia prestato sostegno alla nota cellula neonazista e abbia assistito ad una rapina a mano armata.

Si ipotizza inoltre che fosse a conoscenza, almeno dal 2007, del fatto che la “triade” dell’NSU, costituita da Beate Zschäpe, Uwe Böhnhardt e Uwe Mundlos, vivesse in clandestinità. Successivamente, si presume che abbia messo a disposizione di Zschäpe la propria tessera sanitaria, in modo che Zschäpe potesse recarsi da un medico. Inoltre, avrebbe fornito i propri dati personali per la prenotazione di biglietti ferroviari e accompagnato Zschäpe e Böhnhardt ad un appuntamento per il ritiro di un camper.

L’NSU, sigla che sta per Nationalsozialistischer Untergrund (Clandestinità Nazionalsocialista, in italiano), ha insanguinato la Germania con una serie di dieci omicidi ai danni di persone accomunate da un background migratorio, oltre ad attentati dinamitardi e rapine. Beate Zschäpe sta attualmente scontando la pena dell’ergastolo. Nel 2023, ha fatto richiesta di essere ammessa a un programma di deradicalizzazione per estremisti, domanda che è stata rigettata. Stando a quanto dichiarato dal suo avvocato, Zschäpe non sarebbe stata accolta in quanto sarebbe “ancora troppo presto”.

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