Presentato il nuovo partito di Wagenknecht, che rischia di togliere voti a Linke e AfD
La scena politica tedesca si arricchisce di un nuovo soggetto, che promette di rimescolare le carte: l’8 gennaio è stato infatti presentato a Berlino il nuovo partito “Alleanza Sahra Wagenknecht – per la ragione e la giustizia” (BSW).
A guidare questa nuova formazione è Sahra Wagenknecht, detta anche “Sahra la rossa” e a volte, polemicamente, “Sahra la rossobruna”, ex esponente di Die Linke (che ha lasciato a ottobre, portandosi dietro nove deputati) e figura ultradivisiva della sinistra tedesca. La prima conferenza del partito è prevista per il 27 gennaio a Berlino.
Alleanza Sahra Wagenknecht: due appuntamenti elettorali, ma il programma non è ancora pronto
Il BSW ha intenzione di prepararsi molto presto a una serie di importanti appuntamenti elettorali. Intende infatti presentarsi alle europee del 9 giugno, con De Masi e Geisel come capolista, e a quelle di settembre nella Germania orientale (in Turingia, Sassonia e Brandeburgo). Al momento, però, non c’è un programma dettagliato, che verrà elaborato entro le prossime elezioni politiche, previste per l’autunno 2025. In questo video della ZDF, l’intera conferenza stampa.
Per il momento, quindi, il BSW si definisce soprattutto in base al credito personale della leader e alle posizioni espresse negli ultimi anni, ma soprattutto per contrapposizione. Wageknecht infatti motiva il suo impegno politico scagliandosi contro il governo Scholz, che reputa il “peggior governo federale” della storia della Germania.
Una proposta “rispettabile” per i delusi che votano per l’estrema destra
Per quanto riguarda l’elettorato, il nuovo partito di Wageknecht non si rivolge solo agli elettori di sinistra che hanno supportato la leader durante la sua lunga militanza nella Linke, ma anche a chi vota a destra per protesta e in questo “Sahra la rossa” non ha paura di nominare AfD.
“Stiamo lanciando un partito anche affinché tutte le persone che stanno pensando di votare per AfD o lo hanno già fatto, non perché sono di destra, ma per rabbia, per disperazione, abbiano un indirizzo serio a cui rivolgersi“. L’Alleanza Sahra Wagenknecht si propone insomma come un’alternativa rispettabile per chi attualmente vota l’ultradestra per frustrazione. La leader precisa tuttavia di voler tenere “matti ed estremisti” fuori dal nuovo partito.
Il nuovo partito rischia di togliere voti a Linke e AfD?
Con questo approccio, il nuovo partito potrebbe erodere voti ai due estremi, Linke e AfD, e questo potrebbe portare a una sorta di “consacrazione rossobruna“. La stessa Wageknecht, d’altra parte, esprime posizioni che non sembrano avere tutte la stessa matrice identitaria.
Esprime infatti posizioni di sinistra nella politica economica e sociale, chiedendo una maggiore tassazione dei redditi elevati, l’aumento del salario minimo e una maggiore tutela della pensioni. In tema di immigrazione e Russia, tuttavia, si avvicina a posizioni di destra. Per quanto riguarda l’immigrazione, infatti, promuove una politica restrittiva (“La Germania è sopraffatta, la Germania non ha più spazio, la Germania non è più disposta a essere la destinazione numero uno” ha dichiarato in passato), mentre sul piano dei rapporti con la Russia è per porre fine alle sanzioni e recuperare il gas russo a basso costo.
Per Wagenknecht, i Verdi sono il partito “più pericoloso” in parlamento
Sul piano politico, Wagenknecht ha comunque escluso ogni collaborazione con AfD, affermando di puntare alla partecipazione al governo federale, ma di poter immaginare solo collaborazioni con la Linke o con i socialdemocratici dell’SPD. Sono esclusi dal novero, oltre all’ultradestra, anche i liberali, per ovvie divergenze nelle politiche economiche, e i Verdi, che Wagenknecht considera il “partito più pericoloso” presente all’interno del Bundestag. Da tempo Wagenknecht si scaglia contro i Verdi e quella che considera una follia ecologista, che ritiene possa gravare finanziariamente sul Paese in modo pesante, portando a un impoverimento consistente dei tedeschi.
Wagenknecht ha infine dichiarato che, dopo le elezioni politiche del 2025, il partito cambierà nome per smarcarsi dalla leadership della fondatrice e non restare saldato alla sua figura. Tra gli altri esponenti noti ci sono, nel ruolo di co-leader, Amira Mohamed Ali (ex Linke), nel ruolo di segretario generale il membro del Bundestag Christian Leye (ex Linke), come tesoriere l’imprenditore Ralph Suikat e come consigliere delegato Lukas Schön.
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