Aumenti in arrivo per gli assegni di mantenimento dei figli di genitori separati
Il mantenimento che i figli di coppie divorziate ricevono in Germania è destinato a un sostanziale ritocco verso l’alto a partire dal 2024. Lo prevede la tabella aggiornata pubblicata dal Tribunale regionale superiore di Düsseldorf, punto di riferimento per tutte le decisioni in materia di affidamento a mantenimento dei figli di coppie separate e divorziate in Germania.
I nuovi assegni di mantenimento per i figli di genitori separati
I bambini che dopo la separazione vivono prevalentemente con un solo genitore, riceveranno più soldi dall’altro per il loro mantenimento. Nello specifico, per i minori fino a 6 anni la cifra minima mensile passerà dagli attuali 437 euro a 480 euro, per quelli da 6 a 12 anni, il mensile passa da 502 euro a 551 euro e per gli adolescenti da 12 a 18 anni aumenta da 588 euro a 645 euro. Per i maggiorenni non ancora autosufficienti, il minimo previsto salirà invece da 628 euro a 689 euro. Unica eccezione, gli studenti fuori sede per cui l’assegno previsto rimarrà invariato a 930 euro.
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Contestualmente, saranno ritoccate verso l’alto le fasce di reddito del genitore tenuto alla corresponsione, con un aumento generalizzato di 200 euro a partire dal primo scaglione. Questo vuol dire, ad esempio, che il primo gruppo di reddito non terminerà più a 1900 euro, ma a 2100 euro. Il 15° gruppo di reddito termina a 11.200 euro. Verrà incrementata anche la franchigia, ovvero la quota minima che il debitore dell’assegno può trattenere per sé. Tale somma, a partire da gennaio, sarà di 1200 euro per i genitori non occupati, invece dei precedenti 1120 euro, e di 1450 euro per quelli occupati, invece dei precedenti 1370 euro. Gli assegni familiari saranno detratti dal fabbisogno del bambino.
L’aggiornamento della tabella di Düsseldorf, che funge da linea guida per tutti i tribunali tedeschi nello stabilire l’entità degli assegni, è curato periodicamente dalla Commissione per gli alimenti della Conferenza dei tribunali per la famiglia, con l’obiettivo di adeguare gli importi al costo della vita.
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