Secondo la classifica del 2023 relativa ai nomi più in voga tra i neonati a Berlino e nel Brandeburgo, il nome più scelto per le bambine risulta essere Emilia, che si mantiene salda in vetta (era il nome più amato anche nel 2022), mentre per quanto riguarda i bambini “vince” Matteo, nome che riconquista la cima del podio, dopo che nel 2022 era sceso al secondo posto. Al secondo e terzo posto si trovano Mia e Mila, per le bambine, e Mohammed e Liam, per quanto riguarda i bambini.
La classifica è compilata dall’esperto di nomi Knud Bielefeld sin dal 2006 e quest’anno si basa su oltre 280.000 annunci di nascite raccolti in relazione al 2023 e provenienti da cliniche e uffici di stato civile di tutta la Germania. I risultati della classifica di Bielefeld rappresentano circa il 40% dei neonati. L’analisi ha inoltre preso in considerazione 412 città.
I nomi più amati a Berlino e nel Brandeburgo nel 2023
Andando avanti nella classifica, oltre il podio, è possibile vedere che i nomi più popolari scelti per le bambine nate nel 2023 includono, in ordine di classifica dopo Emilia, Mia, Mila, anche Charlotte, Sophia, Emma, Hannah, Mathilda, Ella e Lilly. Per quanto riguarda i bambini, invece, dopo Matteo, Mohammed e Liam troviamo Oskar, Noah, Finn, Emil, Luca, Elias ed Henry.
Nuove tendenze e nomi unisex
Bielefeld ha rilevato inoltre, tra le nuove tendenze, l’aumento dei nomi “unisex”, utilizzati sia per i maschi che per le femmine, come nel caso del nome Quinn, associato inizialmente solo ai bambini e ora usato anche per le bambine, o Taylor, che ha avuto lo stesso destino. “A causa dell’entusiasmo per la cantante americana Taylor Swift” è il commento dell’esperto.
Vecchi nomi tornati di moda
Stanno inoltre tornando di moda anche nomi che erano ormai considerati demodé, come Erwin, Kurt e Gerda. “Conosco questi nomi dalla generazione delle mie zie e zii” spiega Bielefeld, che ha cinquantasette anni, per far capire per quale ragione la sua generazione tendesse ad associarli a quella precedente e quindi a ritenerli antiquati. I giovani genitori, invece, non hanno un legame familiare con questi nomi e quindi li considerano, quando si tratta di scegliere come chiamare i loro figli.
Grande diversità nella scelta, anche grazie a internet
Un’altra cosa che salta all’occhio è il fatto che la gamma di nomi scelti sia diventata molto più ampia nel corso degli anni. Bielefeld ha spiegato che negli anni ’90 c’erano spesso almeno tre “Michael” per classe, mentre ora i neo-genitori hanno a disposizione uno spettro incredibilmente ampio di nomi da scegliere, anche grazie al contributo offerto da internet. D’altro canto, gli uffici di stato civile sono diventati molto più flessibili che in passato, di fronte a nomi che possono suonare strani o bizzarri, e quindi ecco spiegata la moltiplicazione di nomi sempre diversi e spesso originali.
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