È stato un weekend da incubo, presso l’aeroporto di Amburgo, dove sabato sera un uomo armato si è barricato in auto con la figlia di quattro anni ed è stato arrestato domenica pomeriggio, dopo oltre 18 ore. La bambina è stata liberata e sarebbe fortunatamente illesa.
Aeroporto di Amburgo: con la figlia in auto, spara e lancia molotov
L’uomo, un 35enne turco, è arrivato sabato sera intorno alle 20.00, con la sua Audi, sul piazzale dell’aeroporto, sfondando una recinzione di sicurezza. All’interno del veicolo c’era anche sua figlia, di appena quattro anni. Il 35enne avrebbe appiccato diversi incendi nella zona dell’aeroporto e lanciato due bottiglie incendiarie dall’auto. Avrebbe anche sparato in aria più volte.
L’auto è rimasta parcheggiata accanto a un aereo della Turkish Airlines, su cui i vigili del fuoco hanno gettato acqua in via precauzionale, per scongiurare un possibile incendio. Nel frattempo, sono state sospese tutte le operazioni di volo, per un totale di 88 voli cancellati e circa 34.500 passeggeri rimasti a terra.
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Alla base del gesto, una disputa sulla custodia della bambina
In base a quanto riferito dalla stampa, l’episodio si collegherebbe a una disputa dell’uomo con la madre della bambina e relativa alla custodia di quest’ultima. La polizia ha cercato per più di 16 ore di liberare l’ostaggio senza spargimento di sangue e i negoziatori hanno instancabilmente parlato con il sequestratore, che si esprime solo in turco, per tutta la notte.
Alla fine, domenica pomeriggio, è stato possibile prendere in consegna il 35enne, quando ha lasciato l’auto, con la figlia all’interno, per rivolgersi ai servizi di emergenza. La bambina è ora al sicuro e anche pare che anche l’uomo sia illeso.
L’aeroporto sta intanto facendo il possibile per riprendere le operazioni di volo prima possibile e valutando, in stretta collaborazione con le forze di sicurezza, quando riaprire le strade di accesso e i terminal.
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