Zoo di Berlino, assenze “eccellenti”: recinti vuoti e riflessioni

zoo di berlino

Lo Zoo di Berlino ha diversi recinti vuoti, al momento. Secondo un recente conteggio condotto da B.Z., sarebbero i recinti senza ospiti sarebbero circa dodici e ci sarebbero alcune “assenze eccellenti”, come nel caso degli orsi polari. Dalla morte della femmina Katjuscha, avvenuta nel dicembre del 2021, il recinto è infatti rimasto deserto. A mancare sono anche marmotte alpine e alpaca ed è completamente vuoto anche uno dei recinti dedicati ai leoni marini.

Diversi recinti vuoti nello Zoo di Berlino: cosa succede?

Svenja Eisenbarth, portavoce dello zoo, ritiene che le ragioni possano essere diverse. “Da un lato, può essere che gli animali si trovino nei loro recinti interni al momento dell’osservazione e quindi non possano essere visti nei recinti esterni, come nel caso degli orsi bradipo, ad esempio” ha spiegato a BZ, aggiungendo che alcuni recinti sono invece in fase di ristrutturazione o ampliamento, come quello delle antilopi di zibellino, o come nel caso dell’area destinata alle fiere, in cui sono attualmente in corso lavori per garantire migliori condizioni di vita per tigri, leopardi e giaguari.


calabrone asiatico

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La partenza più rilevante è quella della femmina di rinoceronte corazzato Maburi, pesante 550 chili, destinata a trasferirsi allo zoo di Lipsia su decisione del Programma europeo di riproduzione per la conservazione (EEP). “L’allevamento generale dei rinoceronti neri non corrispondeva più alle moderne aspettative di allevamento” è la spiegazione della portavoce.

Con i suoi 19.500 animali appartenenti a oltre 1.000 specie diverse, tuttavia, lo Zoo di Berlino è ancora il più ricco di specie al mondo, inclusi gli unici panda presenti in Germania, i rinoceronti e i grossi felini, che attirano un vasto pubblico. Dall’altra parte, però, c’è anche chi si interroga sul benessere degli animali all’interno degli zoo in generale, sollevando un tema che, soprattutto in una città come Berlino, molto sensibile ai problemi ambientali, si lega a una riflessione più ampia su quanto sia accettabile l’idea stessa di una struttura che tenga gli animali lontani dal loro habitat.

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