Il calabrone asiatico (in italiano chiamato anche vespa mandarina) è arrivato anche a Berlino. I vigili del fuoco della capitale tedesca, in collaborazione con l’Unione tedesca per la conservazione della natura e della biodiversità (Nabu), hanno infatti recentemente rimosso un nido a Schöneberg e in particolare nel Bayerisches Viertel. Il primo avvistamento era avvenuto per la prima volta il 18 settembre, in un ristorante dello stesso distretto cittadino.
Calabrone asiatico a Berlino: rimosso un nido a Schöneberg
Questo nido, come riferito da Nabu su X, rappresenterebbe la prima e probabilmente unica presenza di questa specie a Berlino, conteneva migliaia di insetti ed è stato rimosso da un castagno, dove si trovava a circa 20-25 metri di altezza. Il servizio imenotteri di Nabu, responsabile per la protezione di vespe, api selvatiche e calabroni, procederà ora all’esame del nido rimosso.
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Secondo l’esperta Melanie von Orlow, è probabile che il calabrone asiatico sia stato introdotto in Germania tramite merci asiatiche importate. Questa specie di insetto, originaria del sud-est asiatico, è comparsa per la prima volta in Europa, e in particolare in Francia, nel 2004, e da allora si è ampiamente diffusa anche in Spagna, Italia, Svizzera, Belgio e Paesi Bassi. In Germania, è stata avvistata per la prima volta nel Baden-Württemberg, nel 2014.
Le dichiarazioni di Nabu: segnalazioni e pericolosità
Nabu ha chiesto ai cittadini di Berlino di segnalare qualsiasi avvistamento di questa nuova specie di calabrone, che si distingue dalla specie autoctona per via del suo colore prevalentemente nero, zampe di un vivace giallo e una larga banda arancione sull’addome. Inoltre, il calabrone asiatico è leggermente più piccolo di quello europeo ed è particolarmente visibile sull’edera in fiore. Eventuali immagini e coordinate relative agli avvistamenti di questi animali e dei loro nidi possono essere segnalate a kontakt@hymenopterendienst.de.
Inoltre, è stato specificato che, a differenza dei calabroni autoctoni, quelli asiatici sono meno inclini a pungere. Tuttavia, è importante notare che questa specie si nutre delle api da miele autoctone, il che solleva preoccupazioni tra gli apicoltori, riguardo ai possibili danni alle colonie di api in Germania.
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