Martedì mattina, gli attivisti del clima di “Ultima Generazione” hanno coperto di vernice arancione l’Orologio Universale di Alexanderplatz, uno dei simboli della città Berlino. La vernice è stata spruzzata sull’intero orologio, sulla colonna che lo sostiene e sulla piattaforma sottostante, che funge da base.
Gli attivisti di Ultima Generazione imbrattano l’Orologio Universale, ad Alexanderplatz
Le immagini mostrano i manifestanti, arrampicati in cima all’orologio o in piedi accanto ad esso, mentre esibiscono un cartello con su scritto messaggio: “Il tempo sta per scadere: via il fossile, verso ciò che è giusto”. L’Orologio Universale è stato ideato all’architetto della DDR Erich John ed è stato aperto al pubblico nel 1969. Mostra i fusi orari mondiali e le città corrispondenti ed è soggetto a tutela monumentale.
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“Il governo tedesco sta perdendo tempo prezioso con misure di protezione del clima inconsistenti e mendaci dichiarazioni a parole” hanno inoltre precisato gli attivisti. L’azione ha richiamato l’intervento della polizia, con circa 30 agenti presenti sul luogo martedì mattina, secondo rbb. Per rimuovere i manifestanti dalla struttura, la polizia ha persino utilizzato una gru e ha preso i dati di nove persone.
È una settimana piena, quella degli attivisti del gruppo che operano a Berlino, considerando che lunedì hanno spruzzato di vernice arancione gli edifici dell’Università Tecnica (TU) e della Libera Università (FU).
Martedì, invece, Ultima Generazione ha bloccato nuovamente l’autostrada della capitale, la A100, tra Kaiserdamm e Messedamm Nord. In precedenza, altri quattro attivisti si erano bloccati sulla carreggiata, all’angolo tra Wilhelmstraße e Hallesches Ufer, nel distretto cittadino di Kreuzberg.
Il gruppo ha annunciato un'”occupazione di massa” della Straße des 17. Juni, sempre a Berlino, prevista per il 28 ottobre.
A settembre, imbrattata la Porta di Brandeburgo
Esattamente un mese fa, Ultima Generazione ha spruzzato di vernice arancione anche la Porta di Brandeburgo e pare che il monumento non sia ancora stato completamente ripulito, cosa che ha prodotto diverse polemiche, anche relative ai costi della ripulitura. Secondo la polizia, 14 persone sono state arrestate a seguito dell’azione di settembre e sono in corso indagini per danneggiamento doloso della proprietà.
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