Un ciclista berlinese si è segnalato, nella giornata di martedì, per aver messo in atto un’iniziativa assolutamente bislacca e anche pericolosa: si è infatti messo in autostrada in bicicletta, in direzione dell’Italia. Fermato dalla polizia, ha fornito una spiegazione disarmante.
In autostrada in bicicletta: l’avventura di un 22enne berlinese
Il protagonista di questa storia è un ragazzo di 22 anni, di Berlino, che martedì ha guidato la sua bicicletta su un’autostrada dell’Alta Franconia. Diversi automobilisti lo hanno notato mentre si dirigeva verso sud sulla corsia preferenziale dell’autostrada 93, nei pressi di Gattendorf, in Baviera. Lo hanno annunciato mercoledì le forze dell’ordine, che hanno aggiunto anche che l’uomo è stato fermato dalla polizia.
Secondo quanto riferito dagli agenti, quando è stato fermato, il 22enne è caduto dalle nuvole, nel senso che non sembrava avere l’impressione di avere alcuna colpa o di aver messo in atto un comportamento illecito.
L’incosciente ciclista ha infatti dichiarato di voler solo “raggiungere la sua destinazione il più velocemente possibile“. Gli agenti hanno avvertito il 22enne del fatto che la sua condotta fosse non accettabile e gli hanno indicato la “rete stradale subordinata”, su cui immettersi con il suo veicolo.
Leggi anche:
Ubriaco in autostrada, si schianta, scappa a piedi, ma poi torna indietro per prendersi una birra
Il più bizzarro “episodio autostradale” riportato dal Mitte
La vicenda del giovane ciclista non è il più bizzarro “episodio autostradale” riportato dal nostro magazine. La “palma”, fino ad oggi, resta senz’altro dell’italiano che ad aprile del 2022, sempre in Baviera, sfrecciò in autostrada a 300 km/h per sfuggire alla stradale, dopo essere stato fermato per un controllo.
Una volta costretto a fermarsi poco distante dal confine con il Tirolo, a causa di un blocco imprevisto causato da lavori in corso, l’uomo fornì una spiegazione a dir poco surreale: dichiarò di non aver accelerato per sfuggire agli agenti, ma semplicemente perché voleva provare l’auto nuova.
P.S. Se questo articolo ti è piaciuto, segui Il Mitte su Facebook!
