Gassi alla sede della Otto Bock: un edificio “bionico”!
di Elena e Paolo Brasioli. Disegni di Paolo Brasioli
Nel mio tranquillo Gassi di oggi, qui nei paraggi di Potsdamer Platz, qualcosa, già da lontano, ha attratto, più di altre realtà, la mia attenzione. Nell’aria ho assaporato una fragranza architettonica spiccata e diversa! Nell’ampio rettifilo del viale che da qui si dirige verso la Porta di Brandeburgo, sulla destra mi è apparsa infatti una “scultura”, un oggetto, un “pezzo organico” davvero diverso da tutto il resto! Avvicinandomi inizio ad inquadrarlo meglio e capisco che è un edificio, minuto, gentile e davvero sorprendente! Si tratta dell’ufficio di rappresentanza, qui nella capitale tedesca, della storica azienda sassone di tecnologia medica Otto Bock, produttore e leader mondiale di arti artificiali e che ospita sui tre piani inferiori anche un’esposizione, visitata già da oltre un milione di persone, di tecnologia medica, bionica e funzionale motoria. È sicuramente uno degli edifici moderni più famosi e riconoscibili di Berlino Mitte. Ed è stato progettato dal geniale studio berlinese Gnädinger Architekten nel 2009!
Il rapporto fra uomo e tecnologia nell’edificio della Otto Bock
Il design organico-dinamico dell’edificio di sei piani, è ispirato direttamente ai principi stessi della natura e simboleggia appieno la migliore armonia dell’eterno rapporto tra tecnologia e uomo. Le fasce bianche della facciata sono modellate ispirandosi alla struttura delle fibre muscolari e coprono tutto il corpo dell’edificio. L’aspetto «dolce», in combinazione con la messa in scena di una facciata molto comunicativa, segnala e presenta un’istituzione aperta, amichevole e facilmente accessibile e contribuisce brillantemente così all’identificazione dell’immagine dell’azienda brillantemente, attiva a livello internazionale nel proprio campo!
Le fasce si allungano, si stirano e si muovono proprio come muscoli e tendini intorno al cubo di vetro arrotondato, emulando davvero la crescita organica in movimento libero e animato, mentre il loro colore bianco clinico, molto pulito e razionale e la superficie liscia li identificano chiaramente come artificiali, proprio come i preziosi prodotti di ausilio anatomico prodotti dall‘azienda.
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L’originalità di questa architettura rimarca che questa organica dissoluzione figurativa della composizione in nastri flessuosi e totalmente irregolari delle facciate è molto coraggiosa a Berlino, considerando ancor più che nelle immediate vicinanze si trovano la Pariser Platz e la Leipziger Platz dove tanto si discusse, all’epoca della loro ricostruzione post-riunificazione, circa l’armonia ritmica, e concettualmente classico-storica, per le facciate a griglia regolare, con precise e preordinate proporzioni in percentuale tra il rapporto tra aperture e tratti di muratura!
Concludendo posso confermare che girare intorno a questo edificio, per il mio Gassi, magari all’imbrunire, quando le suggestive luci della sera si sovrappongono elegantemente alle ultime naturali del giorno, è una emozione davvero bionica! Prima! Tschüss…
L’autore: Architetto Paolo Brasioli – Quattro | architectura
Provenendo da una famiglia di artisti veneti, Paolo Brasioli è stato influenzato presto dal ricco patrimonio culturale e artistico italiano. Fondamentale è stata l’influenza di suo padre, Alfredo Brasioli, rinomato fumettista, illustratore e grafico italiano.
Il suo lavoro fino ad oggi si è concentrato sulla costruzione di hotel di alta qualità e sull’interior design per abitazioni, hotel e strutture di gastronomia e benessere, così come sulla creazione di mobili, lampade, accessori e arte.
Ha lavorato con rinomate compagnie e gruppi alberghieri come Best Western, Crowne Plaza, Falkensteiner, Hilton, Hyatt, Le Meridien, Leonardo Hotels, Marriott, NH Hotels, Rocco Forte Hotels e Sheraton. Molte delle sue creazioni sono state esposte in rinomate fiere d’arte e di design.
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