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Bonn: artista appende un suo quadro a una mostra senza permesso

Negli ultimi anni, un sacco di azioni dimostrative sono state messe in atto nelle gallerie d’arte e nei musei. In Germania, alcuni luoghi espositivi hanno anche addestrato il personale di sicurezza a tenere d’occhio i visitatori per evitare che, nelle sale, siano portati materiali che possano essere usati per imbrattare i quadri o colla per attaccarsi alle pareti (come hanno fatto diversi attivisti per il clima). Naturalmente, tutti i musei hanno anche apparati di sicurezza destinati a evitare che le opere vengano rubate. Nessuno, fino a questo momento, sembra essersi preoccupato di evitare l’esposizione “senza permesso”. Ed è proprio questo che è successo alla Bundeskunsthalle di Bonn.

Il quadro misterioso

Solo dopo la chiusura della mostra in corso, il personale si è accorto che un quadro era misteriosamente è apparso sulle pareti del museo. La provenienza del dipinto è rimasta un enigma fino a quando l’artista stessa ha deciso di rivelarsi via Instagram. Si tratta di Danai Emmanouilidis, un’artista residente a Colonia. La Bundeskunsthalle aveva infatti diffuso una foto del dipinto, raffigurante una donna con i capelli castani che fissa l’osservatore da sopra una spalla, chiedendo chi ne conoscesse l’autore o autrice.

Johanna Adam, la curatrice della mostra, ha commentato: “Non ci era mai capitato prima. Certo, un quadro in più in mostra è sicuramente un evento positivo, ma all’inizio siamo rimasti molto stupiti”.

 

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Il dipinto è entrato alla Bonn Bundeskunsthalle nascosto sotto una felpa

A suscitare numerosi interrogativi era anche la dinamica dell’inserimento del quadro “clandestino” nella mostra. La cosa certa è che è stato attaccato alla parete con del nastro biadesivo, in una zona della mostra non particolarmente sorvegliata.


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Emmanouilidis ha in seguito rivelato a WDR di essere riuscita a introdurre il quadro nel museo nascondendolo in una felpa oversize indossata sopra i leggings. La scelta della mostra non è stata casuale, ha spiegato. Si trattava infatti della mostra “Who we are”, che trattava anche il tema della migrazione, che è un elemento centrale nelle creazioni di Danai Emmanouilidis .

La Bundeskunsthalle ha accolto con favore l’inattesa sorpresa e ha espresso il desiderio di parlare con l’artista.

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