Vernice sulla Porta di Brandeburgo: la protesta di Ultima Generazione
In un atto di protesta che ha catturato l’attenzione di Berlino e del mondo intero, gli attivisti tedeschi di Ultima Generazione hanno spruzzato vernice sulla Porta di Brandeburgo, utilizzando estintori appositamente modificati. Come le altre proteste del gruppo, questa azione azione mirava a denunciare la politica climatica del governo e in particolare il perdurare della dipendenza dai combustibili fossili. Come era prevedibile, il gesto ha portato all’arresto di diversi manifestanti e a reazioni durissime in ambito politico.
Vernice sulla porta di Brandeburgo: “È il simbolo dei momenti di svolta di Berlino”
Tutti e sei i pilastri del celebre simbolo berlinese sono stati ricoperti spruzzati con l’ormai familiare vernice arancione da membri del gruppo Letzte Generation. La stessa vernice ha macchiato Pariser Platz, davanti alla Porta, sotto forma di impronte lasciate dalle scarpe di altri attivisti. L’account Twitter (X) ufficiale dell’organizzazione ha rivendicato il gesto facendo riferimento al fatto che la Porta di Brandeburgo sia da sempre un simbolo di grandi cambiamenti per la città di Berlino e che tali cambiamenti sono in arrivo. “Siamo qui, siamo tanti e abbiamo intenzione di restare” si legge nel tweet. Durante l’arresto, diversi attivisti hanno urlato appelli al governo per l’abbandono dei combustibili fossili.
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La polizia ha reagito rapidamente, schierando quaranta agenti che hanno arrestato 14 persone. È stata avviata un’indagine per danni volontari alla proprietà.
Un portavoce della polizia ha confermato che un’ampia area circostante il monumento è stata messa in sicurezza per le indagini.
👣 Six pillars of the Brandenburg Gate and the floor in front of it are covered in paint.
Berlin’s most famous landmark stands for major turning points in history. Starting tomorrow, it’s on: we are here, we are many, and we are staying. pic.twitter.com/gThlH8Fx3O
— Letzte Generation (@AufstandLastGen) September 17, 2023
Il sindaco di Berlino, Kai Wegner (CDU), ha condannato aspramente l’azione, sottolineando che la Porta di Brandeburgo rappresenta un simbolo di libertà e di aperto dibattito e sostenendo che le azioni di Letzte Generation non danneggiano solo il monumento storico, ma inquinano anche il dialogo pubblico sulle questioni rilevanti per il presente e il futuro.
Anche la Ministra degli Interni, Nancy Faeser (SPD), ha preso posizione, definendo l’azione “insensata e riprovevole”.
Nonostante le critiche e gli arresti, Letzte Generation ha annunciato nuove settimane di azione a Berlino a partire da lunedì. Il loro obiettivo rimane ambizioso: spingere la Germania ad abbandonare completamente i combustibili fossili entro il 2030.
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