Camionista trascina attivisti del clima: perde patente e lavoro

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Attivisti di Letzte Generation durante un blocco stradale a Spandauer Damm. Foto: Letzte Generation

Un camionista, a Stralsund (Meclemburgo-Pomerania Anteriore), ha dato in escandescenze durante un blocco degli attivisti del clima di Ultima Generazione Germania e la sua reazione gli è costata la patente e il lavoro. Il blocco ha avuto luogo presso un incrocio, dove gli attivisti si sono seduti a terra, indossando i gilet catarifrangenti che li rendono ormai identificabili.

Camionista perde patente e lavoro dopo quanto accaduto a Stralsund

Le immagini risalgono al 12 luglio e mostrano il camionista mentre esce dal suo mezzo, bloccato dal sit-in degli attivisti, e si dirige verso di loro. Cerca di trascinarli bruscamente via dalla strada, li spinge a terra, li minaccia stringendo il pugno. Poi sale sul camion e riparte, nonostante gli attivisti siano tornati a sedersi sulla strada, trascinandone uno per almeno un metro, prima di fermarsi di nuovo. L’autista si è quindi allontanato definitivamente, per poi consegnarsi alla polizia di Grimmen. Un medico ha visitato l’attivista, che fortunatamente non ha riportato ferite. Intanto, il video ha fatto il giro della rete, registrando milioni di views.

Questa reazione è costata decisamente cara, all’autista. La sua patente di guida è stata temporaneamente sospesa e si attende a riguardo una decisione definitiva, mentre la polizia sta indagando con l’accusa di tentate lesioni personali e interferenza pericolosa con il traffico. In più, l’uomo ha perso il lavoro. L’azienda produttrice di gas industriali che si avvaleva della società di trasporti per cui l’autista lavorava, infatti, ha dichiarato alla dpa di aver preso provvedimenti subito dopo la pubblicazione del video. “Abbiamo informato direttamente la società di trasporti che l’autista non avrebbe più dovuto guidare per noi” è il commento del portavoce dell’azienda.


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La sorprendente reazione dell’attivista, dispiaciuto per il camionista

Intanto, anche gli attivisti che hanno attuato il blocco sono indagati per sospetta violazione della legge sulle assemblee e interferenza pericolosa con il traffico. L’attivista trascinato per un metro dal camion, raggiunto da T-Online, ha invece mostrato un’inaspettata comprensione per il camionista e si è dichiarato dispiaciuto per quello che gli sta succedendo in termini di contraccolpi negativi, per quanto a seguito di una decisione volontaria. “È stata una sua decisione agire in questo modo. Avrei voluto per lui che non fosse successo” ha commentato l’attivista, ribadendo il fatto che gli dispiaccia per l’uomo.

In ogni caso, si è dichiarato pronto a tornare sulla strada e di non aver paura di subire gli effetti della rabbia di chi si trova bloccato al volante. In parte perché non pensa che queste persone siano degli assassini pronti a investire davvero qualcuno, in parte perché ritiene che rischi molto più grandi incombano su tutti. “Ho molta più paura del futuro. La crisi climatica si sta già manifestando in modo estremo” ha commentato il giovane.

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