Spense l’ossigeno di un’altra paziente perché faceva rumore: anziana a processo

ossigeno

Una donna di 72 anni si troverà ad affrontare un processo che avrà inizio venerdì, con l’accusa di tentato omicidio per aver spento l’ossigeno e quindi messo in pericolo la vita di una 79enne in un ospedale di Mannheim, dove entrambe erano degenti. Sono già fissate altre sei udienze, programmate fino a ottobre. Nel frattempo, la donna rimane in custodia cautelare.

A processo anziana accusata di tentato omicidio per aver spento l’ossigeno di un’altra donna

I fatti risalgono allo scorso novembre, quando le due donne erano ricoverate nello stesso ospedale. In quella circostanza, la 72enne aveva spento il respiratore dell’altra paziente, perché lo riteneva troppo rumoroso e di conseguenza le impediva di risposare (ne avevamo parlato qui).

La 79enne, all’epoca gravemente malata, stava ricevendo cure per la sua salute precaria e per aver oltretutto contratto il Covid-19. Secondo l’accusa, la donna dipendeva da un dispositivo a ossigeno per la ventilazione, fornito tramite una maschera facciale, e l’imputata avrebbe rimosso la maschera più volte, attivando ogni volta un allarme che il personale infermieristico spegneva manualmente.

I medici avrebbero informato l’imputata dell’imminente pericolo di vita corso dall’altra paziente, ma nonostante ciò, la 72enne avrebbe ripetutamente disattivato il dispositivo. Alla fine, la 79enne era stata trasferita in terapia intensiva. Secondo l’accusa, la donna era morta due settimane e mezzo dopo, a causa di una grave insufficienza multiorgano. Va tuttavia sottolineato che lo spegnimento del dispositivo da parte dell’imputata non è stato la causa diretta del decesso.

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