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Solo 4 giorni di lavoro a settimana: parte l’esperimento pilota a Berlino

L’Intraprenör, un’azienda con sede a Berlino, sta lanciando un progetto pilota che prevede una settimana lavorativa di appena 4 giorni. Un’idea innovativa, questa, che si basa su una moderna interpretazione del concetto di lavoro e su soluzioni di questo tipo già sperimentate con successo.

È inevitabile però interrogarsi su quanto sia praticabile una soluzione di questo tipo, che accorcia la durata del lavoro in un momento storico particolarmente difficile, caratterizzato dalla carenza di lavoratori qualificati, ma anche da un’inflazione che sta avendo un impatto notevole sull’economia. È possibile? È sostenibile? O potrebbe persino essere una soluzione inaspettata?

4 giorni di lavoro a settimana: i successi registrati nel Regno Unito

Il progetto è guidato da consulenti aziendali dell’Intraprenör e gode del supporto dell’IG Metall e dell’organizzazione internazionale Four Day Week Global. Quest’ultima promuove l’idea di una settimana lavorativa abbreviata sulla base dei successi riscontrati nel Regno Unito, parlando di un aumento dei profitti aziendali fino al 36% e di una riduzione consistente dei problemi di salute e stress tra i dipendenti. Questi risultati renderebbero l’idea molto più che economicamente sostenibile.


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Un’opzione valida anche per la Germania?

Un’indagine condotta dalla Fondazione Hans Böckler in Germania ha rivelato che oltre l’85% dei lavoratori intervistati (più di 7700, in tutta la Germania) si è dichiarato favorevole a una settimana di 4 giorni. La motivazione principale è il desiderio di avere più tempo per se stessi, per la famiglia e per la comunità.

Tuttavia, il 73% dei favorevoli alla settimana ridotta sarebbe disposto a lavorare meno solo a patto di mantenere lo stesso stipendio. Un buon 85% di coloro che si dichiarano scettici, invece, sostiene di amare troppo il lavoro per ridurre il monte ore e ritiene inoltre che il carico totale della mansioni non possa essere gestito in soli quattro giorni.

Un esperimento che coinvolgerà 50 aziende: 4 giorni a settimana per 6 mesi

Carsten Meier, cofondatore e CEO di Intraprenör, è convinto che la chiave per il successo dell’iniziativa sia una revisione della distribuzione del lavoro in Germania e un’ampia riflessione su come renderlo più attraente. L’anno prossimo, Intraprenör prevede inoltre di fare un esperimento in questo senso, coinvolgendo oltre 50 aziende e invitandole a testare una settimana lavorativa di 4 giorni per almeno sei mesi.

L’obiettivo è applicare il principio “100-80-100“, che sta per il 100% delle prestazioni, con una riduzione dell’orario all’80% e mantenendo il 100% della retribuzione. Le iscrizioni provengono da aziende attive nei settori più vari, dalla tecnologia all’artigianato, e prevalentemente da Berlino, ma non solo.

I sindacati si dividono, ma il più grande è favorevole

La proposta di una settimana lavorativa di 4 giorni, tuttavia, genera opinioni contrastanti tra i sindacati, perché è considerato un argomento, nel complesso, divisivo. L’IG Metall, il sindacato più grande in Germania insieme a Verdi, tuttavia, è decisamente favorevole a questa idea e fa addirittura parte del comitato consultivo del nuovo progetto.

L’idea è che la settimana di 4 giorni possa alleggerire il carico dei lavoratori senza generare ulteriori stress, sia dal punto di vista della salute che sul piano finanziario. Naturalmente, il coinvolgimento attivo dei datori di lavoro, in questo cambiamento, è imprescindibile.

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