L’economia tedesca peggiora ancora: ma c’è uno spiraglio per il 2024

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Ancora brutte notizie per l’economia tedesca: i principali istituti di ricerca economica hanno infatti rivisto al ribasso le previsioni per l’anno in corso. In primavera, infatti, avevano previsto una crescita dello 0,3% del prodotto interno lordo (PIL), ma ora si prevede invece una contrazione dello 0,6%. Per il prossimo anno, si prevede però un +1,3%, anche se in generale serpeggia un grandissimo senso di sfiducia e incertezza.

Economia tedesca ancora in crisi per via dell’inflazione

Gli istituti coinvolti in queste valutazioni sono l’Istituto Leibniz per la ricerca economica (IWH), l’Ifo Institute, l’Istituto di Kiel per l’economia mondiale, uno dei più grandi think tank di economia internazionale e l’Istituto Leibniz per la ricerca economica di Essen (RWI).

“L’industria e i consumi privati si stanno riprendendo più lentamente di quanto previsto in primavera” ha dichiarato Oliver Holtemöller, vicepresidente dell’IWH di Halle. Il notevole aumento dei prezzi dell’energia del 2022 ha infatti arrestato la ripresa economica dalla pandemia di COVID-19, mentre l’inflazione sta erodendo sempre di più il potere d’acquisto delle famiglie e la fiducia degli imprenditori è ai minimi storici, complice anche un clima di percepita incertezza politica.


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Una luce in fondo al tunnel?

Le previsioni per il prossimo anno vedono tuttavia una riduzione di soli 0,2 punti percentuali e quindi si parla di un 2024 all’insegna di una crescita dell’1,3%. Ciò è dovuto ai recenti aumenti salariali causati dall’inflazione, alla diminuzione dei prezzi dell’energia e al fatto che gli esportatori abbiano in parte trasferito i costi aggiuntivi. Di conseguenza, si prevede che la contrazione economica si attenuerà entro la fine dell’anno.

Per quanto riguarda la situazione occupazionale, i ricercatori economici prevedono un aumento moderato della disoccupazione per quest’anno, con un tetto di 2,6 milioni di persone. È invece previsto leggero calo nel 2024. È inoltre prevista una diminuzione del tasso di inflazione, che dovrebbe essere del 6,1%, quest’anno, e scendere al 2,6% nel 2024.

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