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Il “Block 2”, il “Blocco delle donne”: Gassi sulle tracce della grandissima Zaha Hadid!

di Elena e Paolo Brasioli. Disegni di Paolo Brasioli

Capita, e specialmente a Berlino, che mentre passeggi tutto tranquillo, intento al tuo Gassi, ti si presenti davanti qualcosa di speciale, inaspettato, apparentemente anche “dissonante” rispetto al panorama urbano, ma che comunque risulta affascinante e in grado di attrarre curiosità e suscitare interesse! E proprio questo è il caso dell’edificio sulla Stresemannstraße, all’angolo della Dessauer straße, in vista del Gropius Bau. Qui siamo infatti al cospetto di un’opera sorprendente, uno dei primissimi progetti realizzati dalla progettista irachena e naturalizzata inglese Zaha Hadid (1950-2016), divenuta una delle più famose progettiste di tutti i tempi, nonché la prima donna a ricevere, nel 2004, il Premio Pritzker e cioè il massimo riconoscimento mondiale per l’architettura!
Questo edificio ad angolo è stato voluto e realizzato nell’ambito dell’iniziativa “IBA87” (Internationale Bauaustellung 1987) e tutto questo isolato, identificato come il “Block 2“, é il cosiddetto “blocco delle donne“, progettato da e per le donne.

Il “Block 2”, il “blocco delle donne”

Il fatto che la brillante e giovane Zaha Hadid fosse stata, a quei tempi, selezionata per un così importante contributo, sottolinea la levatura internazionale e artistica ricercata da “IBA87”. Questo edificio si pone quasi come una scultura, ancor prima che una palazzina residenziale e commerciale, vista la sua morfologia assai “movimentata”. È rivestito, sul fronte principale, in lastre lucenti di ottone, e segna ed enfatizza l’angolo tra le due strade. Una vera opera dal carattere e dallo stile decostruttivista del quale proprio Hadid fu una raffinata e produttivissima esponente!

© Paolo Brasioli

Tuttavia, questo talento indiscusso dell’architettura rimase sempre critico nei confronti del posizionamento tematico del suo progetto come “Women Building for Women“. Vide infatti l’edificio e il suo design come un tentativo di creare nuovi spazi architettonici, in grado di produrre una sorta di “liberazione spirituale” senza limiti oppure obiettivi preordinati.

Le frizioni con le autorità divennero ulteriormente evidenti durante la costruzione di questa opera. Infatti i disegni dell’artista furono considerati incompiuti e incompleti e questo, insieme ad altre difficoltà, comportò in seguito le dimissioni di Hadid dall’incarico. Ovviamente, però, questo edificio continua a entusiasmare studenti e intenditori di architettura.

© Paolo Brasioli

Lo stile dell’opera

L’opera è caratterizzata sostanzialmente dalle due strutture di facciata, in elevazione ad angolo, impostate entrambe su una base comune, vetrata, al piano terra, che è tutta arretrata rispetto al filo della facciata. Sul fronte laterale due setti in cemento rastremati verso il basso sostengono lo sbalzo. Qui nasce la copertura all’ingresso del parcheggio sotterraneo. Molto suggestivo è lo stretto passaggio, quasi un “cannocchiale visivo” o un canyon naturale, che permette di intravede il cortile interno e segna il confine con il complesso edilizio dei vari isolati in mattoni di Dessauer Strasse.

© Paolo Brasioli

Sull’altro fronte dell’edificio, quello sulla strada principale, sono posizionate, quasi intagliate sulla superficie metallica, delle finestre ai vari piani che hanno una strombatura inclinata ed accentuata. L’edificio ha poi balconi in alluminio verso il cortile, e la parte più lunga ha anche una terrazza sul tetto. Il cortile è articchito da verde naturale e una scala sul fondo che compensa il dislivello dell’area.

È specialmente nelle prime ore del mattino, quando la luce brillante del sole ne accarezza le superfici, che questo edificio sembra animarsi e prendere vita e ci invita e ci stimola ad apprezzare tutti i possibili e inusuali modi di vivere la città, godendo di prospettive oniriche e volumi urbani non convenzionali… davvero un Meisterwerk, un capolavoro!

Tchüss!

L’autore: Architetto Paolo Brasioli – Quattro | architectura

Provenendo da una famiglia di artisti veneti, Paolo Brasioli è stato influenzato presto dal ricco patrimonio culturale e artistico italiano. Fondamentale è stata l’influenza di suo padre, Alfredo Brasioli, rinomato fumettista, illustratore e grafico italiano.

Il suo lavoro fino ad oggi si è concentrato sulla costruzione di hotel di alta qualità e sull’interior design per abitazioni, hotel e strutture di gastronomia e benessere, così come sulla creazione di mobili, lampade, accessori e arte.

Ha lavorato con rinomate compagnie e gruppi alberghieri come Best Western, Crowne Plaza, Falkensteiner, Hilton, Hyatt, Le Meridien, Leonardo Hotels, Marriott, NH Hotels, Rocco Forte Hotels e Sheraton. Molte delle sue creazioni sono state esposte in rinomate fiere d’arte e di design.

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Mattäuskirche

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