Energia e riscaldamento in Germania: più preparati dell’anno scorso per affrontare l’inverno

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Il Presidente dell’Agenzia Federale per le Reti, Klaus Müller, esprime ottimismo riguardo all’approvvigionamento di gas in Germania per l’inverno imminente, nonostante la crisi del gas non sia finita. L’anno scorso in questo periodo, le previsioni erano state particolarmente pessimistiche e angoscianti, ma la gestione effettiva della crisi energetica non ha avuto i risvolti drammatici che si erano prospettati – dai blackout ai tagli nella fornitura di gas per il riscaldamento domestico. Müller ha dichiarato giovedì a Redaktionsnetzwerk Deutschland che quest’anno il Paese è in una posizione migliore rispetto al 2022 e che a questo hanno contribuito una serie di fattori. In particolare, ha evidenziato una riduzione significativa del consumo di gas nell’industria, insieme a miglioramenti nell’immagazzinamento e nella diversificazione dell’approvvigionamento energetico.

Pronti per il freddo dell’inverno, ma è importante continuare a usare il riscaldamento con parsimonia

Secondo Müller, la Germania è in grado di affrontare senza particolari problemi un inverno con temperature nella media che uno leggermente più freddo, specialmente se si continuerà a fare un uso oculato del gas per il riscaldamento. Questo atteggiamento responsabile, ovviamente, non è da imputarsi solo alla volontà di risparmio, ma è stato reso possibile anche da innovazioni tecnologiche, modernizzazioni e misure di efficienza energetica che hanno portato a un risparmio energetico complessivo del 20%.

Tuttavia, Müller ha anche fatto notare che alcune aziende hanno optato per il passaggio dal gas al petrolio petrolio e ha sottolineato come i prezzi attuali dell’energia possano rivelarsi proibitivi per alcune imprese. Anche le famiglie, ha ribadito, stanno diventando più consapevoli dei costi del riscaldamento e più parsimoniose nell’utilizzarlo.

Parallelamente agli sforzi per garantire un approvvigionamento energetico stabile, l’Agenzia Federale delle Reti condurrà un’esercitazione di crisi su larga scala a settembre. L’obiettivo principale sarà verificare se i cittadini sono preparati a fronteggiare una potenziale riduzione della fornitura di gas.


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Mercoledì scorso, l’economista Veronika Grimm aveva lanciato un avvertimento riguardo alla possibile esplosione dei prezzi dell’energia quest’inverno e, a tal proposito, aveva auspicato un’estensione del freno ai prezzi del gas e dell’elettricità fino al 2024, come misura di protezione per garantire stabilità durante la crisi energetica ancora in corso. Grimm aveva evidenziato il rischio di forti aumenti dei prezzi nel caso in cui i paesi ancora riforniti dalla Russia venissero tagliati fuori dalla fornitura di gas a causa degli sviluppi nella guerra in Ucraina.

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