Berlino, voto ai sedicenni: il semaforo verde del Senato

senatrice agli interni sedicenni
Iris Spranger, dettaglio foto. Sandro Halank, Wikimedia Commons, CC BY-SA 4.0, 2021-12-21 Sitzung des Abgeordnetenhauses von Berlin by Sandro Halank–127, make the picture square by I don't, CC BY-SA 4.0

Il Senato di Berlino ha avviato una nuova legge che permetterà ai sedicenni di partecipare alle elezioni per il parlamento del Land, allineandosi in questo ad altri Stati federali (Baden-Württemberg, Brandeburgo, Brema, Amburgo, Meclemburgo-Pomerania occidentale e Schleswig-Holstein). La proposta, che estende il cosiddetto diritto di voto attivo anche ai giovani, è stata presentata in una conferenza stampa dalla senatrice competente, Iris Spranger (SPD).

Voto ai sedicenni: il Senato di Berlino si esprime favorevolmente

Spranger ha descritto questa iniziativa come un “importante passo verso una maggiore partecipazione politica” e un “contributo alla crescita dell’interesse politico tra i giovani”, che potranno essere attivamente coinvolti nelle decisioni che riguardano la città in cui vivono.


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Con l’introduzione del diritto di voto per i giovani cittadini di 16 e 17 anni, si stima che il numero complessivo di elettori per il parlamento di Berlino crescerà di circa 50.000 persone rispetto all’attuale cifra di circa 2,44 milioni, rappresentando un aumento di circa il 2%. Resta invece fissato a 18 anni il cosiddetto voto passivo e cioè l’età minima per candidarsi alle elezioni. Modifica introdotta, allora? Non esattamente.

C’è ora da modificare la Costituzione del Land

Per rendere effettivo l’abbassamento dell’età per il voto attivo, infatti, sarà necessario modificare la Costituzione di Berlino e questo è possibile solo con il sostegno di una maggioranza qualificata di due terzi dei membri del parlamento, compresi i deputati dell’opposizione. Questo potrebbe rendere il procedimento complesso.

La CDU ha proposto di collegare l’approvazione di questa modifica della Costituzione a un maggior impegno nell’educazione politica dei giovani. Questo impegno dovrebbe prevedere almeno una visita dei giovani in parlamento, durante il loro percorso educativo, e che anche i rappresentanti delle istituzioni democratiche e statali visitino le scuole più frequentemente.

Una proposta di legge relativa alle modifiche necessarie per l’approvazione finale sarà ufficialmente discussa in autunno, insieme all’emendamento costituzionale richiesto. Al momento è invece in programma l’introduzione della relativa bozza in parlamento e questo avverrà probabilmente già nella prossima settimana. Manifestano comunque un certo scetticismo sia i Verdi che la Like, soprattutto in relazione ad alcuni dettagli attuativi. Ci si aggiorna dunque alla prossima sessione parlamentare.

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