Come molte altre tecnologie, era stata preconizzata dalla fiction. Nell’ultima puntata della quarta stagione della popolarissima serie “Black Mirror”, intitolata “Black Museum”, la protagonista “fa il pieno” alla propria auto tirando fuori un pannello solare pieghevole dalla propria auto e posizionandolo sopra il veicolo, per poi disporsi ad aspettare il tempo necessario. Ora, un gruppo di ricercatori dell’Istituto Fraunhofer di Friburgo ha sviluppato una tecnologia, se non proprio uguale a quella del prodotto di Netflix, almeno piuttosto simile. Si tratta di auto a energia solare? Non del tutto, ma quasi.
Una pellicola da applicare sul cofano e sul tetto
Prima di tutto, il prototipo non è costituito da pannelli, ma da una pellicola di celle solari progettata per essere applicata sui cofani e i tetti delle automobili, per contribuire al loro funzionamento e aumentarne l’autonomia e l’efficienza energetica. La pellicola può essere applicata sia alle auto elettriche che a quelle a combustione interna.
Un aspetto cruciale del progetto è stato minimizzare le bolle d’aria, garantendo che la superficie curva del cofano non causi il raggrinzimento della pellicola e che la struttura complessiva rimanga integra. Questo è stato un passo importante per garantire l’applicabilità della tecnologia su scala industriale.
Secondo il Dr. Martin Heinrich dell’Istituto Fraunhofer, il prototipo rappresenta il primo passo verso la produzione su larga scala. Heinrich ha stimato che il costo di produzione di una pellicola per il cofano si aggirerebbe tra i 100 e i 150 Euro, ma per realizzare questo prezzo competitivo è necessario un investimento nella produzione di massa.
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Con il sole di Friburgo le auto a energia solare potrebbero fare 4000 km all’anno
Uno studio condotto a Friburgo, città relativamente soleggiata per gli standard tedeschi, ha rilevato che l’energia solare generata da un’auto grazie alla pellicola a energia solare potrebbe aggiungere fino a 4000 chilometri all’anno alla sua autonomia. Questo risultato è stato ottenuto considerando che il tetto contribuisce per circa due terzi dell’energia solare, mentre il cofano copre il terzo rimanente.
Un elemento chiave della tecnologia sviluppata dall’Istituto Fraunhofer è la sua versatilità. Questa innovazione può essere applicata sia alle automobili elettriche, dove i moduli solari sono collegati alla batteria ad alta tensione per estendere l’autonomia, sia ai veicoli a combustione interna, dove l’energia solare può alimentare vari sistemi, come l’elettronica di bordo, il sistema di navigazione o i tergicristalli.
In un’epoca in cui la mobilità sostenibile è un obiettivo fondamentale per la riduzione globale delle emissioni, questa innovazione potrebbe rappresentare un passo avanti significativo. I produttori automobilistici hanno già implementato il fotovoltaico sui tetti di alcune auto, principalmente su tetti in vetro. Tuttavia, la soluzione proposta dall’Istituto Fraunhofer offre una struttura pensata per adattarsi a una superficie metallica, aprendo nuove possibilità per l’efficienza energetica di un maggior numero di modelli di automobili.
Il progetto, che ha visto l’applicazione della pellicola solare su una VW Polo, sarà presentato in anteprima all’IAA Mobility a Monaco, a partire dal 5 settembre.
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