Il “Deutsches Theater” di Berlino è Teatro dell’anno, secondo una giuria di 46 critici
Il Deutsches Theater di Berlino si aggiudica il prestigioso titolo di “teatro dell’anno” assegnato dalla rivista “Theater heute“. La valutazione critica, che ha considerato anche altre importanti istituzioni teatrali come il Teatro Staatsschauspiel di Dresden e il Maxim Gorki Theater di Berlino, è stata condotta da 46 critici di chiara fama del settore. Il numero con i tutti i risultati è stato pubblicato giovedì.
Il Deutsches Theater è il “teatro dell’anno”, ma ci sono anche altri riconoscimenti
Nella motivazione, il Deutsches Theater è stato definito un “rifugio di continuità imperturbabile” e considerando che ha ospitato 384 prime, nel corso delle 14 stagioni sotto la direzione di Khuon, possiamo tranquillamente affermare che i giudici della rivista abbiano espresso la loro preferenza in rapporto a un’attività continuativa, individuando nel teatro di Berlino un esempio di costante eccellenza.
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I 46 critici hanno inoltre “incoronato” come miglior attore una vera e propria stella della Berliner Schaubühne, Joachim Meyerhoff, in particolare per la mirabile interpretazione del personaggio di Trigorin ne “Il gabbiano” di Anton Cechov, diretto da Thomas Ostermeier.
“Ophelia’s Got Talent” di Florentina Holzinger è stato invece considerato l’allestimento dell’anno. L’artista austriaca, nota per le sue coreografie e per la sua performance art, ha messo in atto presso la Volksbühne di Berlino uno spettacolo potente, su temi sensibili come lo stupro, l’anoressia e la propensione all’autodistruzione.
Per quanto riguarda le scenografie, l’attenzione si è concentrata sulla straordinaria creazione di Nicola Knezevic, caratterizzata da un bacino d’acqua e un elicottero, cornice perfetta per “Zwiegespräch” di Peter Handke, che ha debuttato all’Akademietheater di Vienna, sotto la guida della regista emergente Rieke Süßkow.
Attrice dell’anno è invece Wiebke Mollenhauer, che ha dimostrato il suo straordinario talento attraverso un’intensa performance nella messa in scena di “Greed” di Sarah Kane, presso lo Schauspielhaus di Zurigo. Durante lo spettacolo, il suo volto è stato utilizzato come medium per trasmettere l’impatto della violenza, dei ricordi e dei sentimenti, senza dover ricorrere a una singola parola.
Spettacolo dell’anno secondo “Theater heute”, invece, è “Bühnenbeschimpfung“, di Sivan Ben Yishai, inversione tematica di “Publikumsbeschimpfung” di Handke del 1966, presentato in anteprima al Teatro Gorki di Berlino.
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