Agenzia di viaggi “vietata ai Verdi”: TUI diffida un militante di AfD
Il tour operator TUI ha espresso il suo malcontento riguardo ai manifesti politici di AfD esposti in un’agenzia di viaggi del franchise nel Baden-Württemberg. In seguito a questa controversia, TUI ha emesso due diffide nei confronti dell’agenzia in questione e ha richiesto la rimozione immediata del proprio logo aziendale dalla facciata dell’ufficio. Secondo quanto dichiarato da un portavoce di TUI, l’azienda non tollera la presenza di slogan politici nel proprio ambiente di vendita e ha già minacciato di risolvere il contratto con l’agenzia qualora il proprietario continui a utilizzare il punto vendita per fare campagna politica per il partito di ultradestra.
“Vietato l’ingresso a chi vota i Verdi”: il cartello rimosso dall’agenzia di viaggi
L’agenzia di viaggi in questione si trova a Hechingen ed è di proprietà di Johannes Simon, un uomo di 72 anni che ricopre la carica di consigliere comunale per l’AfD nella stessa città. Simon ha trasformato il suo negozio in un punto di riferimento per l’estrema destra locale: nel retro non mancano mai opuscoli e materiale promozionale del partito e, inizialmente, Simon aveva affisso un cartello fatto a mano sulla vetrina dell’agenzia, che vietava l’accesso agli elettori dei Verdi. Inoltre, aveva distribuito volantini critici nei confronti del governo locale.
Tuttavia, Simon ha successivamente rimosso il cartello di divieto, su ingiunzione di TUI, e i volantini sono stati sequestrati dalle forze dell’ordine durante una perquisizione domiciliare. Il politico dell’AfD è attualmente oggetto di un’indagine per insulti a diverse personalità politiche, sebbene non siano ancora state prese decisioni riguardo alle eventuali accuse.
Campagna elettorale in negozoi: TUI si oppone
Come se non bastasse, il deputato di AfD Joachim Steyer ha aperto un ufficio elettorale proprio dentro l’agenzia di Simon. Quest’ultimo ha dichiarato di considerare ormai il contratto con TUI come “carta straccia”, ma afferma di voler continuare l’attività per alcuni anni ancora ed eveitare ulteriori conflitti con l’azienda.
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Nel frattempo, ha rimosso anche uno stand informativo di AfD che si trovava di fronte al suo negozio. Inoltre, le manifestazioni si AfD che si tengono ogni lunedì nel centro di Hechingen non dovrebbero più partire dalla sua agenzia di viaggi.
Ci si potrebbe chiedere se Simon abbia scelto intenzionalmente di sfruttare la somiglianza fra il logo di AfD e quello di TUI, che utilizzano una combinazione di colori pressoché identica, per fare del proprio negozio in franchising uno strumento di campagna elettorale. Naturalmente, l’azienda centrale non intende ammettere la strumentalizzazione del logo per questi scopi e tanto meno l’esclusione di potenziali clienti in base alla loro appartenenza politica – anche se è ragionevole pensare che, in un centro piccolo come Hechingen, la popolazione locale sia ben informata sull’identità del proprietario e sulla sua attività politica e che, di conseguenza, a frequentare il negozio siano principalmente coloro che condividono le sue idee.
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