RAW Gelände: lo spazio della street art che sta per scomparire
Chi ama la street art, gli scenari urbani e la controcultura, a Berlino, non può non amare il RAW Gelände. “Gelände”, in tedesco, vuol dire semplicemente “sito” o “spazio”, mentre RAW sta per “Reichsbahnausbesserungswerk” ovvero, “lavori di migliorie delle ferrovie imperiali”, il che ci dà un’idea della destinazione d’uso iniziale di questo complesso di edifici. Negli anni, il RAW Gelände, situato nel quartiere di Friedrichshain, è diventato un luogo di grande interesse culturale e sociale, ma anche fonte di discussioni e controversie.
RAW Gelände: un destino segnato e poco tempo per vederlo
Con i suoi oltre 70.000 metri quadrati di spazio, è diventato un polo culturale e del divertimento, ma per alcuni è anche sinonimo di quelle forme di “disturbo” della quiete pubblica che spesso si associano alle forme della movida. Per altri, infine, è una colossale opportunità di sviluppo edilizio e commerciale, da cogliere a ogni costo. Sono proprio queste ultime istanze ad aver avuto la meglio: presto l’RAW Gelände sarà stravolto completamente e molti dei suoi edifici storici, che oggi ospitano concerti e attività artistiche e culturali, verranno rasi al suolo per fare spazio a complessi residenziali e uffici. Per gli operatori delle numerose istituzioni socio-culturali della zona, questo è un grosso problema. È il tipico conflitto berlinese tra commercio e cultura. Ecco quello che dovete sapere, se volete visitarlo mentre ha ancora la sua forma “originale”.
Le origini
La storia di questo luogo è, come le storie di molti spazi berlinesi, lunga, ricca e stratificata. Tutto inizia nel 1867, quando questo angolo della città era noto come “Königlich Preußische Eisenbahnwerkstatt Berlin II” (officina ferroviaria reale prussiana di Berlino II). E proprio questa era la sua funzione. Costruita durante il boom economico che la Prussia conobbe alla fine del XIX secolo, l’officina serviva da supporto alla rete ferroviaria e si trovava a sud est della vecchia Ostbahnhof (da non confondere con l’odierna Ostbahnhof). Lo spazio comprendeva anche la Berlin Stadtbahn ovvero la ferrovia cittadina. Alla fine della Prima Guerra Mondiale, qui lavoravano circa 1200 persone.
Dopo il conflitto, lo spazio cambiò nome, diventando quello che è oggi, ovvero, come già detto, assumendo il nome di “Reichsbahnausbesserungswerk Franz Stenzer”, in onore di un membro del partito comunista del Reichstag, che era morto assassinato. Ancora oggi, il RAW Gelände ospita una lapide commemorativa in suo nome, circondata di fiori e tutelata dall’associazione che gestisce l’intero complesso.
Negli anni, questa struttura diventò sempre meno rilevante per le ferrovie e la Deutsche Bahn decise di chiuderla. Fino al 1995, solo un paio di capannoni venivano ancora utilizzati per la manutenzione di treni e locomotive. Gli altri edifici caddero progressivamente in rovina e, come spesso avveniva a Berlino in quegli anni, vennero reclamati come spazi culturali. Nel 1998, la neonata associazione RAW-Tempel e.V. convertì molti degli edifici presenti nell’ex officina ferroviaria in studi per artisti, spazi espositivi e locali adatti a ospitare performance e altre attività di interesse pubblico.
Uno spazio recuperato all’arte
Nel corso degli anni, questo centro è diventato un polo di riferimento per artisti di strada, anche di fama internazionale, ma anche per sportivi e comunità locali. Qui si trovano numerosi locali che offrono serate di musica dal vivo e dj-set, ma anche una pista da skate e uno spazio per l’arrampicata – uno degli sport preferiti dai berlinesi. Nel frattempo, la proprietà dello spazio è passata di mano in mano, fra investitori tedeschi e stranieri, i quali hanno acquisito parti diverse della superficie, sempre, per lo più, con lo scopo di sfruttarne l’enorme potenziale commerciale e di sviluppo edilizio, specialmente per la costruzione di appartamenti e uffici.
In questi anni si è sviluppata l’organizzazione RAW Kultur, che si occupa di garantire e sviluppare ulteriormente la cosiddetta “L socio-culturale” (nome derivato dalla caratteristica disposizione “a L” degli edifici). Le oltre 80 realtà che la compongono sono ospitate negli edifici di Revaler Straße.
La domenica, lo spazio fra i locali e gli edifici viene occupato dalle numerosissime bancarelle del mercatino settimanale, che offrono street food da tutto il mondo, ma anche abbigliamento, arte e gioielli artigianali.
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Nel frattempo, i residenti si dividono fra coloro che vogliono proteggere a ogni costo le attività culturali e artistiche che qui trovano spazio e coloro che, invece, si lamentano dei problemi legati alla vita notturna, come lo spaccio di droghe o la presenza di persone in qualche modo “alterate” che escono dai locali a tarda notte o nelle prime ore del mattino.
Il Gruppo Kurth, attuale proprietario, ha presentato i nuovi piani di sviluppo per l’RAW Gelände nel febbraio 2022 e gli affezionati dei tanti club locali e della street art che caratterizza questo luogo sono rimasti profondamente amareggiati. Gli spazi artistici e culturali Suicide Circus, Urban Spree, Astra Kulturhaus, e parti del complesso che comprende le strutture per l’arrampicata lasceranno il posto a edifici commerciali e a un grattacielo di 100 metri. Anche lo spazio aperto è destinato a essere edificato. Il centro culturale si trasformerà in un’area industriale. Per molti, questa è una grande perdita: i centri in questione sono luoghi storici della cultura, della musica e dell’arte a Berlino. L’Urban Spree, al momento, oltre a ospitare eventi e concerti, offre anche una galleria d’arte contemporanea gratuita, con un fornitissimo negozio di libri d’arte, stampe e opere originali di artisti legati soprattutto ai movimenti della street art. D’altra parte, la street art è uno dei punti forti di questo sito: qui si possono ammirare opere di artisti di fama internazionale, sovrapposti a opere estemporanee di tutti i tipi.
Qui si trova anche una delle Teledisko, le “mini-discoteche” di Berlino: cabine telefoniche nelle quali è possibile ballare, con tanto di luci stroboscopiche, macchina dal fumo e disco-ball.
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