Assegno di base per i figli: la legge potrebbe arrivare entro la fine dell’estate

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La ministra della famiglia Lisa Paus. Photo credits EPA-EFE/CLEMENS BILAN / POOL

La legge sull’assegno di base per i figli potrebbe essere approvata dopo la pausa estiva. Lo ha dichiarato lunedì sera Lisa Paus (Verdi), ministra della famiglia del governo Scholz, nell’ambito della trasmissione “Tagesthemenm” di ARD. “L’assegno di base per i figli è in arrivo. Alla fine dell’estate verrà approvata una legge dal gabinetto federale e ci saranno effettivamente dei miglioramenti nei sussidi” è stato il commento della ministra.

Assegno di base per i figli, la ministra della famiglia annuncia: “La legge è un arrivo”

Il tema è dibattuto da tempo, soprattutto in relazione alle frizioni tra Paus e il leader liberale Christian Lindner, che recentemente ha dichiarato che il bilancio federale non avrebbe sufficienti risorse finanziarie per fare fronte ai costi del provvedimento e ha aggiunto che il governo starebbe già investendo abbastanza in aiuti per famiglie e bambini. Paus però non indietreggia, così come la sinistra della Linke, che ha definito “vergognoso” il fatto che nel 2022, in Germania, più di un quinto dei minori di 18 anni sia risultato a rischio povertà. Il dato è stato diffuso dall’Ufficio federale di statistica.


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Il cancelliere Olaf Scholz (SPD), dal canto suo, avrebbe chiesto un progetto di legge entro la fine di agosto in una lettera a Lisa Paus, attualmente a disposizione di ARD. Nella stessa lettera si parlerebbe di un “previsto miglioramento delle prestazioni” in relazione all’assegno di base per i figli. Alla ministra sarebbe stato inoltre richiesto di “elaborare diverse varianti e alternative”, per l’elaborazione dell’assegno base per i figli.

Paus ha dichiarato di avere il cancelliere Scholz dalla sua parte. “Ecco perché oggi mi vedete molto, molto felice” ha dichiarato, senza negare tuttavia la presenza di frizioni all’interno della coalizione. Paus ritiene comunque che non siano problemi insormontabili. Ha infatti parlato di “piccole cose che devono essere chiarite” e che verranno concordate in sede di governo e ha ribadito la gestazione di un “grande progetto di riforma”, che è stato oggetto di “intense discussioni” per mesi e che, una volta reso disponibile, “indicherà anche i costi”.

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