Meloni e Scholz a Roma. La stampa tedesca ironizza: “L’allergia per la Germania è finita”
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz e la presidente del consiglio Giorgia Meloni si sono incontrati giovedì a Roma. A Palazzo Chigi, c’è stato il tradizionale ascolto degli inni nazionali, prima quello tedesco e poi quello italiano, quindi, il pranzo nella Sala delle Marine. “Sono molto lieta di ricevere a Roma Olaf Scholz, un incontro che segue solo di quattro mesi la mia visita a Berlino, a riprova di una dinamica particolarmente intensa dei rapporti tra i nostri governi e tra Italia e Germania” ha commentato la presidente del consiglio.
Giorgia Meloni riceve Olaf Scholz a Roma
Scholz e Meloni si sono parlati “in privato” per più di un’ora e cioè, come sottolinea il Tagesschau, quattro volte più a lungo del previsto. Nella successiva conferenza stampa, il cancelliere ha ribadito quanto l’Italia sia “un partner importante e un amico affidabile” per la Germania, perché i due Paesi sono “strettamente intrecciati, culturalmente, economicamente e socialmente”. Questa volta, nessun giornalista ha menzionato la famosa “allergia per la Germania” dichiarata dalla presidente del consiglio in una passata intervista a Libero e che la stampa tedesca le aveva ricordato a tradimento durante la sua visita a Berlino. Ad ogni modo, l’allergia sembra essere definitivamente sparita, come ricorda ironicamente Die Welt, e i rapporti bilaterali sembrano più in salute che mai.
Addirittura, commentando la recente entrata di Lufthansa in Ita Airways, erede di Alitalia, Giorgia Meloni ha definito l’operazione come “una testimonianza di quanto gli interessi nazionali (di Italia e Germania) possano essere convergenti anche sul piano strategico”. Un’affermazione destabilizzante, per tutti quei sovranisti che negli ultimi tempi hanno commentato la notizia parlando di “svendita dell’Italia alla Germania“.
Leggi anche:
“Allergica alla Germania? Non ricordo di averlo detto”: a Berlino Meloni si dissocia da se stessa
Il piano di azione italo-tedesco ereditato da Draghi
Scholz e Meloni hanno inoltre parlato dell’esecuzione di un piano d’azione italo-tedesco, in realtà già avviato dal cancelliere federale quando Mario Draghi era ancora capo del governo italiano e destinato, nelle intenzioni, a migliorare radicalmente la cooperazione tra i due Paesi. Il piano d’azione, che sarà firmato in autunno, prevede una più stretta collaborazione tra Germania e Italia in materia di politica estera e di difesa, ambiente, sviluppo economico, politica dell’istruzione e della ricerca e migrazione.
Politica migratoria e questione ucraina
Sulla politica migratoria, i due capi del governo hanno concordato sulla necessità di trovare una soluzione europea comune e la presidente del consiglio ha chiesto un maggior impegno dell’Europa nel fermare la partenza dei migranti dall’Africa, nel difendere le sue frontiere esterne e nel favorire l’immigrazione legale. Il tutto coinvolgendo Paesi di origine e di transito “in una seria collaborazione” e mobilitando investimenti in questa direzione.
Anche Scholz ha concordato sul punto, parlando della cooperazione con i Paesi del Nord Africa come di un obiettivo europeo e riconoscendo la necessità di alleggerire la pressione sulle frontiere esterne. Il cancelliere federale ha tuttavia anche sottolineato i problemi specifici vissuti dal suo Paese, ad esempio il fatto che, nonostante la Germania non abbia confini esterni dell’UE, l’80% delle persone che chiedono asilo e non provengono dall’Ucraina non siano state registrate da nessuna parte, in precedenza.
Sull’Ucraina Scholz e Meloni si sono mostrati concordi nella necessità di assicurare un sostegno a Kiev, politicamente, finanziariamente, a livello umanitario e con armi e addestramento militare, finché sarà necessario. “Lavoriamo per la pace, ma la pace deve essere giusta”, ha detto Meloni, complimentandosi con Scholz per il sostegno fornito al Paese invaso. “È un fatto incoraggiante che l’Europa sia compatta davanti alla guerra in Ucraina, Putin aveva sottostimato la nostra compattezza” ha rilanciato il cancelliere federale.
Il Patto di stabilità: Meloni chiede sostegno alla crescita e regole fiscali flessibili
Un altro tema importante affrontato è stato quello relativo al Patto di stabilità. A questo proposito Meloni ha ribadito che “le vecchie regole sono superate e che bisogna trovare nuove regole che tengano conto della competitività dei nostri sistemi in un momento in cui siamo chiamati a fare molti investimenti”. Meloni ha parlato di un patto che faccia perno sul “sostegno alla crescita” e includa “regole fiscali flessibili” e un “sostegno europeo agli investimenti“. Scholz ha ribadito la necessità di garantire “stabilità fiscale, regole chiare rispettate e un quadro comune trasparente“.
La solidarietà del cancelliere tedesco circa l’alluvione in Emilia Romagna
Il cancelliere federale ha inoltre espresso la sua solidarietà a tutte le persone colpite dall’alluvione che ha funestato Emilia Romagna, Toscana e Marche, “soprattutto ai familiari delle vittime”. Una tragedia, quella menzionata, che ha un inevitabile riverbero sulla memoria recente dei tedeschi.
“Due anni fa la Germania ha fatto un’esperienza similmente dolorosa, quando piogge violente hanno creato nella valle dell’Ahr morti e feriti. La Germania può ben capire come si sentono gli interessati, in questa situazione” ha infatti commentato Scholz. “Noi sappiamo quanto tempo ci vorrà per superare i danni e ricostruire. La Germania, in questo difficile momento, è profondamente vicina all’Italia” ha aggiunto il cancelliere federale.
P.S. Se questo articolo ti è piaciuto, segui Il Mitte su Facebook!