Il partito di estrema destra tedesco NPD cambia nome: ora è “Die Heimat”

Heimat
Foto: Own work, Public domain, via Wikimedia Commons

Durante un congresso tenutosi sabato a Riesa, in Sassonia, il partito di estrema destra NPD ha concordato la scelta di cambiare nome: da ora in poi si chiamerà “Die Heimat“. Si tratta di un termine che si può tradurre con “casa”, in associazione però non all’abitazione, ma al luogo d’origine. Può voler dire anche “villaggio”, ma soprattutto ha connotazioni che hanno a che fare con l’origine, la tradizione, l’appartenenza e la consapevolezza delle proprie radici. Una traduzione italiana piuttosto libera potrebbe essere “La Patria”. Questa decisione, approvata con una maggioranza del 77% dei voti, riflette la volontà del partito di consolidare le proprie posizioni ideologiche e prendere posizione in modo molto netto su alcuni temi.

“Die Heimat”: la “casa” dei tedeschi che esclude gli immigrati

Il nuovo nome richiama infatti l’idea di patria, ma con un chiaro intento escludente. Il partito si impegna a difendere gli interessi dei cittadini tedeschi che si possano considerare “etnicamente” tali, escludendo quindi gli immigrati e gli stranieri residenti o naturalizzati in Germania. L’obiettivo dichiarato di “Die Heimat” è quello di creare una rete più solida per contrastare quelle che sono percepite come “le politiche dell’establishment”, che secondo il partito non tutelano adeguatamente gli interessi del popolo tedesco.

Nonostante l’NPD resti piuttosto radicato in Germania, con circa 3150 membri secondo i dati dell’Ufficio per la protezione della Costituzione del 2021, il partito sta attraversando un periodo di declino. I conflitti interni e una costante diminuzione del sostegno elettorale hanno portato a una progressiva erosione della sua struttura e delle sue risorse, come evidenziato nel rapporto dell’Ufficio per la protezione della Costituzione pubblicato un anno fa.


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L’NPD potrebbe perdere l’accesso ai finanziamenti dei partiti

Inoltre, l’NPD è attualmente sotto la minaccia di essere escluso dal finanziamento statale dei partiti. La Corte costituzionale federale ha programmato un processo il 4 e 5 luglio per valutare questa possibile esclusione. Nel 2017, la Corte costituzionale federale ha riconosciuto gli obiettivi anticostituzionali e la “congenialità con il nazionalsocialismo” dell’NPD. Tuttavia, date le dimensioni ridotte del partito in termini di membri e di elettori, l’NPD è stato considerato troppo insignificante per rappresentare una reale minaccia per la democrazia.

Nel 2019, il Bundestag, il Bundesrat e il governo federale hanno presentato una richiesta ufficiale di esclusione del partito dal finanziamento dei partiti. La decisione finale in merito spetta alla Corte costituzionale federale.

Se l’esclusione venisse confermata, ciò comporterebbe anche la perdita dei benefici fiscali per le donazioni e i contributi ricevuti dall’NPD.

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