Evade dal carcere due mesi di prima di uscire: ricerche nel Brandeburgo
Un detenuto di 41 anni è evaso da un carcere di Brandeburgo sulla Havel, dove risiedeva in regime di semilibertà per aggressione e minaccia. Lo ha annunciato lunedì il ministero della giustizia del Brandeburgo, ma l’evasione dall’istituto penitenziario è avvenuta venerdì notte, intorno alle 0.40.
Evasione nella notte di venerdì: fugge da un carcere del Brandeburgo
In base alle ulteriori informazioni fornite alla stampa, il 41enne non si è dato alla fuga mentre beneficiava di uno dei permessi consentiti dal suo particolare status, ma è fuggito proprio dal cortile del carcere. A facilitare l’evasione, il fatto che le precauzioni relative alla sicurezza e applicate nelle strutture in cui si sconta la pena in regime di semilibertà, non sono così rigide come in altri istituti penitenziari. I detenuti che godono della semilibertà, in poche parole, non sono controllati in modo così stretto, quando sono in carcere, come quelli che scontano una “normale” detenzione.
Lo ha confermato espressamente il ministero, che ha anche aggiunto che un “immediato inseguimento” posto in essere dopo l’accertamento della fuga non ha avuto successo, così come non hanno avuto alcun esito le successive ricerche messe in atto, allo scopo di rintracciare prima possibile il fuggitivo.
Una vicenda surreale: tra due mesi, il detenuto avrebbe finito di scontare la pena
A rendere abbastanza assurda la vicenda, è il fatto che il detenuto stesse scontando una pena detentiva sostitutiva perché non aveva pagato una multa e la sua detenzione sarebbe terminata ad agosto. Perché compromettere dunque la propria situazione, nonché mettersi nelle condizioni di subire complicazioni di carattere giudiziario, solo due mesi prima di uscire dalla porta principale del carcere, per aver scontato definitivamente la pena?
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