Wagenknecht critica assegnazione Premio Carlo Magno a Zelensky. L’ambasciatore ucraino: “Queste persone non hanno mai manifestato contro la guerra di Putin”

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Sahra Wagenknecht Foto: EPA-EFE/OMER MESSINGER

Sahra Wagenknecht critica l’assegnazione del Premio Carlo Magno al presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il premio viene assegnato dalla città di Aachen, ogni anno, alle personalità che in qualche modo promuovano l’integrazione e l’Unione Europea.

Il direttivo aveva già deciso a dicembre che quest’anno il riconoscimento sarebbe stato assegnato a Zelensky e al popolo ucraino e il premio dovrebbe essere consegnato il 14 maggio, anche se non si sa ancora se il presidente possa garantire la presenza fisica.


Björn Höcke

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L’esponente della Linke, tuttavia, che recentemente ha scritto e firmato insieme ad Alice Schwarzer un “Manifesto per la pace” finito al centro di un acceso dibattito, venerdì ha dichiarato di non essere assolutamente d’accordo.

“Chiunque riceva il Premio Carlo Magno dovrebbe fare di tutto per porre fine alla guerra in Ucraina attraverso negoziati e una pace di compromesso” ha infatti ha dichiarato Wagenknech ai giornali della Funke Mediengruppe, auspicando che il cancelliere Scholz convinca Zelensky a “rendere possibile un simile percorso”.

Perplesso è invece l’ambasciatore ucraino in Germania, Oleksii Makeiev, che non ha chiaro a quale percorso si riferisca la deputata, al di là delle dichiarazioni di principio. “Mi chiedo cosa vogliano ottenere queste persone. Non ho visto una sola proposta su come intendono negoziare, né ho visto queste persone manifestare contro la guerra di Putin davanti all’ambasciata russa” ha commentato con Der Spiegel. L’ambasciatore ha quindi aggiunto che, per gli ucraini, questa “non è una guerra in TV”, ma sono tutti coinvolti, in un modo o nell’altro.

Zelenskyy
President Of Ukraine from Україна, PDM-owner, via Wikimedia Commons

Il controverso rapporto di Sahra Wagenknecht con la Linke

Recentemente i rapporti tra Saraha Wagenknech e il suo partito, la Linke, si sono raffreddati sempre di più. Tra gli ultimi episodi controversi, il fatto che alla manifestazione per la pace di Wagenknecht e Schwarzer si siano uniti anche esponenti di AfD, come Jörg Urban, senza contare il fatto che Björn Höcke, leader dell’ala estremista di AfD, abbia pubblicamente invitato Wagenknecht a unirsi ad alternativa per la Germania. “Nel suo partito non riuscirà mai a far passare le sue idee per una politica di pace” ha sottolineato.

In una recente intervista, inoltre, la deputata ha dichiarato al quotidiano Rheinpfalz di volersi ritirare dalla politica, dopo la fine della legislatura, ma non ha escluso la possibilità di restare, “se si presenterà qualcosa di nuovo dal punto di vista politico”. Alla domanda se intenda fondare un nuovo partito, la deputata ha risposto ambiguamente “se ne parla in molti contesti”.

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