Anche la stampa tedesca parla della tragedia del maltempo che ha avuto luogo in Emilia Romagna, dove piogge torrenziali hanno provocato un’alluvione e gravissimi allagamenti in diverse zone. Come è divenuto tristemente e rapidamente noto nelle ultime ore, decine di fiumi hanno rotto gli argini e molti residenti sono stati costretti a salire sui tetti delle case per salvarsi, in attesa degli elicotteri.
Alluvione in Emilia Romagna. Colpite anche le Marche
Le tremende conseguenze del maltempo hanno colpito anche le Marche. Il tabloid Bz parla ad esempio dei 900 residenti sfollati a Senigallia, dove è stato necessario evacuare addirittura il pronto soccorso, a causa delle inondazioni. Il quotidiano tedesco menziona anche due delle nove persone che hanno perso la vita in base agli ultimi accertamenti, un uomo annegato a Forlì, al primo piano della sua casa, e un altro uomo, di 70 anni, trovato morto a Ronta di Cesena, in Emilia Romagna. Viene inoltre riportato il monito del sindaco di Ravenna, che ha dato istruzioni ai residenti di rimanere ai piani alti delle loro case “come misura precauzionale”, mentre il fiume continua a incombere. Il Gran Premio di Formula 1 di Imola, che avrebbe doveva tenersi domenica, è stato cancellato.
Anche Die Welt parla di come il maltempo stia sferzando la costa Adriatica e cita le province più colpite secondo i Vigili del Fuoco italiano, vale a dire quelle di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e Bologna, nonché le città, cioè Faenza, Cesena e Forlì. Il quotidiano tedesco sottolinea inoltre come, da martedì mattina, i vigili del fuoco abbiano risposto a più di 600 chiamate, con circa 400 pompieri sul posto, salvando persone bloccate nelle loro case o automobilisti bloccati in strada.
“Forse la notte peggiore nella storia recente dell’Emilia Romagna”
Il Tagesschau riporta invece una dichiarazione della vicepresidente dell’Emilia-Romagna, Irene Priolo, che ha parlato di “un evento di proporzioni distruttive e drammatiche, che non ha precedenti per la regione”. Sempre citando Priolo, si rilancia la notizia delle 13.000 persone evacuate e delle dichiarazioni del sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, che ha dichiarato che quella dell’altro ieri è stata “forse la notte peggiore nella storia recente dell’Emilia Romagna”, per poi aggiungere che la provincia di Ravenna è “in gran parte irriconoscibile”, a causa dei danni prodotti dall’acqua.
#maltempo #alluvione in #EmiliaRomagna, intervista al presidente dell'Ordine dei geologi regionale: "Mai così dal dopoguerra, rischio alluvione da #Bologna a #Riccione". https://t.co/FixQj3BKW0
— Agi Agenzia Italia (@Agenzia_Italia) May 16, 2023
Quali sono le cause della tragedia?
In queste ore drammatiche, intanto, si dibatte sulle cause della tragedia. Il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, attribuisce ai cambiamenti climatici la responsabilità delle alluvioni. “È chiaro che se una quantità d’acqua, che avrebbe dovuto piovere in sei mesi, viene giù in 24 o 48 ore, tutti i sistemi idraulici vengono travolti”. Marco Casini, segretario generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino centrale, ritiene però che questa sia solo una parte della spiegazione e che la tragedia si possa collegare anche al fatto che, nei decenni passati, si sia spesso costruito troppo vicino ai fiumi. Casini ha inoltre chiamato in causa la siccità degli ultimi mesi, che avrebbe contribuito all’alluvione perché “quando non piove per molto tempo, l’acqua cade su un terreno molto secco. Questo si comporta come l’asfalto e permette all’acqua di scorrere ulteriormente nei fiumi e nei canali, invece di essere assorbita dal terreno”.
In Germania, l’episodio non può che riportare alla mente la tragedia che, nel luglio del 2021, ha colpito la parte occidentale del Paese, soprattutto il Nord Reno-Westfalia e la Renania-Palatinato, causando 81 morti e 1000 dispersi. Intanto, il tragico bilancio dell’ondata di maltempo che ha colpito l’Italia è di 9 morti, 13.000 evacuati, 23 fiumi esondati e ben 250 frane.
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