Annalena Baerbock in Cina: tensioni su Taiwan, diritti umani e Ucraina

Baerbock in Cina
La Ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock (S) e il ministro degli Esteri cinese Qin Gang partecipano a una conferenza stampa congiunta presso la Diaoyutai State Guesthouse a Pechino, 14 aprile 2023. Foto: EPA-EFE/SUO TAKEKUMA / POOL EPA-EFE/SUO TAKEKUMA / POOL

La Ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock (Verdi) si è recata in Cina per incontrare il suo omologo cinese Qin Gang. Sebbene il contenuto esatto della loro conversazione non sia noto, quanto è emerso dalla successiva conferenza stampa ha spinto i media internazionali a parlare di un risultato solo moderatamente soddisfacente. Senza dubbio non sono mancati i momenti di frizione, in particolare quando Baerbock ha espresso preoccupazione per l’erosione dello spazio dei diritti umani in Cina.

“La Cina non ha bisogno di farsi controllare dall’occidente” Qi Gang gela la Ministra sui diritti umani

In risposta, Qin Gang ha dichiarato che “Ciò di cui la Cina ha meno bisogno è essere controllata dall’occidente”. Il ministro ha inoltre affermato che ogni Stato ha il suo background storico e culturale e opera in circostanze diverse e che in materia di diritti umani “non ci sono standard uniformi nel mondo”. Baerbock ha controbattuto che invece tali standard esistono e ha ricordato la Carta delle Nazioni Unite e la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti umani, le quali contengono esposizioni dei diritti umani universali a cui tutti i membri delle Nazioni Unite sono vincolati.

Tensione sul tema di Taiwan

Si sono registrate posizioni divergenti anche sulla questione di Taiwan. Baerbock ha ribadito da una parte la politica tedesca che riconosce “Una sola Cina” e vede in Pechino l’unico governo legittimo di Taiwan (infatti la Germania non ha relazioni diplomatiche con Taiwan), ma dall’altro ha affermato che un cambiamento dello status quo con la forza non è accettabile. Qin Gang ha risposto che la questione di Taiwan è una questione interna cinese e ha respinto al mittente qualsiasi ipotesi di interferenza straniera, sostenendo che la Cina “non cederà nemmeno un centimetro di territorio”. Se gli altri Stati “rispettano veramente” il principio di una sola Cina, ha detto, dovrebbero essere contrari alle attività separatiste di Taiwan.

Qin Gang è apparso più conciliante quando ha ricordato che sia la Cina che la Germania sono conosciute per il loro approccio razionale nella risoluzione dei problemi. “Entrambe le nazioni hanno prodotto grandi filosofi e saggi nella loro storia: la Cina ha Confucio e Lao Tzu, la Germania Kant e Hegel” ha commentato “I tempi turbolenti richiedono che entrambe le nazioni e i loro diplomatici e statisti rimangano razionali e mantengano il sangue freddo”.

Baerbock in Cina anche per parlare del rapporto con la Russia

Baerbock ha sottolineato il ruolo della Cina nella questione ucraina, affermando che la visita del presidente Xi Jinping a Mosca è la dimostrazione che la Cina ha una grande influenza sulla Russia e che la decisione su come utilizzare questa influenza tocca direttamente gli interessi fondamentali dell’Europa. Qin Gang, d’altra parte, ha respinto le accuse secondo cui la Cina fornirebbe o avrebbe intenzione di fornire sostegno militare alla Russia contro l’Ucraina, e ha affermato che la Cina controlla l’esportazione dei cosiddetti beni a doppio uso (ovvero quelli che possono avere sia usi civili che militari) in conformità con la legge. Il ruolo della Cina, ha affermato, sarà solo quello di far avanzare i negoziati di pace, ma ha anche sottolineato la necessità di prendere in considerazione gli interessi e la sicurezza della Russia.


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Su questo punto, però, Baerbock, che si allinea pienamente con la valutazione del governo americano, che non dà credito al piano di pace attualmente in discussione. Baerbock lo ha infatti criticato affermando: “mi chiedo perché il posizionamento cinese finora non includa un invito alla Russia, [in quanto] aggressore, a fermare la guerra. Sappiamo tutti che il Presidente Putin avrebbe la possibilità di farlo in qualsiasi momento”.

Nel frattempo, è prevista per domenica la visita del nuovo ministro della Difesa cinese Li Shangfu a Mosca, per incontrare il suo omologo russo Sergei Shoigu.

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