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Accoltellamento di Duisburg: ipotizzato movente terroristico

Ci sono aggiornamenti sull’attacco avvenuto la scorsa settimana in una palestra di Duisburg, dove un 26enne  ha aggredito con un coltello a lama lunga quattro giovani.

In base a quanto dichiarato da un portavoce della procura di Düsseldorf, infatti, ci sarebbero indizi di un possibile movente terroristico da parte del sospetto, che è un cittadino siriano, attualmente in stato di custodia cautelare.


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L’accoltellatore di Duisburg potrebbe aver avuto un movente terroristico

In base a quanto riportato da RTL West, sul cellulare del 26enne sarebbero stati trovati video e foto a sfondo islamista. 

Arrestato domenica sera da forze speciali di polizia nel suo appartamento di Duisburg, non lontano dal luogo dell’aggressione, l’uomo è accusato di tentato omicidio e lesione personali pericolose. Lunedì, la vittima più giovane, un ragazzo di 21 anni, era ancora in pericolo di vita. L’arresto sarebbe stato possibile grazie alle segnalazioni di due conoscenti del sospetto.

Martedì, la procuratrice Jill Mc Culler ha dichiarato alla dpa che si tende a supporre che tutti e quattro i giovani aggrediti siano “vittime accidentali”. Questa considerazione è stata corroborata dalle loro dichiarazioni. I quattro hanno infatti confermato di non conoscere l’autore dell’attacco. Sarebbero quindi stati selezionati arbitrariamente, nonostante in precedenza la stampa avesse ipotizzato che l’obiettivo dell’attacco potesse essere stata una persona in particolare.

Il sospetto non ha rilasciato dichiarazioni

Finora il sospetto si è avvalso del diritto di rifiutarsi di testimoniare e non ha confermato le accuse. È stato inoltre sottoposto a un esame psichiatrico, come riferito dagli investigatori. L’uomo aveva fatto richiesta di asilo in Germania nell’aprile del 2016 e nel 2018 era stato collegato a due casi di reati minori contro la proprietà, ma entrambi i procedimenti erano stati archiviati.

Il liberale Marc Lürbke, membro del parlamento del Nord Reno-Westfalia, ha definito la notizia “profondamente scioccante e inconcepibile” e ha esortato il governo del Land a prendere seriamente in carico il problema di quelle persone, in fuga da zone di guerra, che vivono una sofferenza psichiatrica potenzialmente in grado di degenerare in episodi di violenza.

“È noto da tempo che i rifugiati provenienti da zone di guerra, in particolare, sono affetti da disturbi psichiatrici in una percentuale evidentemente più elevata. Questi disturbi sono spesso causati da esperienze traumatiche nel Paese d’origine, come quella della guerra, e dalle quelle vissute durante il viaggio. Chi ignora questa correlazione per motivi ideologici mette in pericolo la sicurezza di tutti i cittadini del Nord Reno-Westfalia” ha commentato Lürbke.

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