Nuovo sciopero al BER, l’aeroporto di Berlino che sembra non conoscere che intoppi. Dopo lo sciopero degli assistenti di terra, verificatosi a gennaio, lunedì è previsto infatti lo sciopero del personale di sicurezza e di servizio che lavora in orari scomodi e questo si tradurrà in un’inevitabile cancellazione di voli.
Gli scioperanti, che rivendicano una retribuzione adeguata, affolleranno in mattinata l’area davanti al terminal in Willy-Brandt-Platz, a partire dalle 8.00 del mattino. Il sindacato Verdi si aspetta circa 300 partecipanti. Uno sciopero simile aveva avuto luogo esattamente un anno fa.
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Continuano dunque i disagi nell’aeroporto della capitale tedesca, che a febbraio ha visto la cancellazione di 56 voli solo il 17 febbraio.
I lavoratori aeroportuali chiedono la conclusione di trattative che vanno avanti dal 2013 e si legano a supplementi che di fatto non vengono migliorati dal 2006. L’accordo più recente prevedeva il proseguimento delle trattative all’inizio del 2019, ma secondo il sindacato Verdi, la negoziazione è slittata a gennaio e poi a febbraio del 2020, per poi bloccarsi a causa della pandemia.
Sempre secondo il sindacato, inoltre, il BDLS, l’Associazione federale delle imprese di sicurezza aerea, ha dichiarato di avere l’intenzione di portare avanti le trattative solo attraverso un rinnovamento dell’accordo nell’ambito della negoziazione salariale del 2022. Finora, dai datori di lavoro non è pervenuta alcuna offerta.
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