Kubicki paragona Habeck a Putin, poi si scusa: “Inaccettabile accostarlo a un criminale di guerra”

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Wolfgang Kubicki. Olaf Kosinsky, CC BY-SA 3.0 DE , via Wikimedia Commons

Wolfgang Kubicki, vicepresidente del Bundestag ed esponente dei liberali dell’FDP, ci ha abituato da tempo alle sue esternazioni sopra le righe. Recentemente si è reso protagonista di un nuovo scivolone, paragonando il ministro dell’economia Robert Habeck (Verdi) nientemeno che al presidente russo Vladimir Putin.

Le relative dichiarazioni sono state pronunciate nel corso di un’intervista, rilasciata all’ex deputato dell’FDP Wieland Schinnenburg durante il talk show VETO, in onda su Massengeschmack-TV.

Wolfgang Kubicki: paragone tra Habeck e Putin durante un talk show

Nello specifico, il vicepresidente del Bundestag ha detto che “per Habeck la libertà è l’intuizione della necessità e questo significa che chi si sottomette volontariamente è veramente libero”, mentre “chi si oppone al fatto di doversi sottomettere, in realtà non è libero, perché è costretto ad opporsi”. Kubicki ha commentato questo riferimento alle presunte posizioni di Habeck aggiungendo: “È un concetto di libertà che Vladimir Putin potrebbe facilmente tradurre nel suo ambiente di governo”.

Vladimir Putin. Kremlin.ru, CC BY 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by/4.0>, via Wikimedia Commons

Quando l’intervistatore gli ha chiesto se stesse facendo un paragone tra Habeck e Putin, Kubicki ha risposto: “Putin e Habeck hanno la stessa convinzione che lo Stato, il leader, l’eletto, sappiano meglio del popolo cosa è meglio per lui”, aggiungendo che la differenza tra il politico dei Verdi e il presidente russo starebbe nell’attuazione di questa idea. “Habeck non lo farebbe con la forza, a differenza di Putin, ma lo farebbe attraverso i divieti”.

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Robert Habeck, gennaio 2022. Photo credits: EPA-EFE/CLEMENS BILAN

Dopo aver rilasciato queste dichiarazioni, che probabilmente hanno creato certa dose di tensione all’interno della coalizione a semaforo, di cui sia Verdi che FDP fanno parte, Kubicki ha evidentemente riflettuto meglio. Si è infatti scusato formalmente con Robert Habeck.

Metterlo sullo stesso piano di un criminale di guerra ricercato è una completa assurdità e un deragliamento. Non va affatto bene” ha dichiarato mercoledì Kubicki alla dpa di Berlino. Il liberale ha inoltre aggiunto che “Robert Habeck è un onesto democratico e preferirei discutere con lui nel merito piuttosto che attraverso la denigrazione”.

Di Kubicki è noto anche il “topo di fogna” riferito a Erdogan

L’ultima esternazione controversa di Kubicki risale allo scorso settembre, quando l’esponente dei liberali ha definito il presidente turco Recep Tayyip Erdogan un “piccolo topo di fogna”, durante un comizio in Bassa Sassonia.


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In seguito, Kubicki ha spiegato di aver pronunciato quella frase nel contesto di una riflessione sul vantaggioso accordo concluso con l’UE dal presidente turco, in merito al contenimento del flusso dei rifugiati.

Tra le frasi pronunciate per mitigare l’effetto delle sue dichiarazioni, c’era anche questa: “Il topo di fogna è una creatura piccola, carina, ma intelligente e subdola, ed è per questo che appare anche come protagonista nelle storie per bambini, come ‘Kalle topo di fogna’ o ‘Ratatouille'”.

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