Germania vuole vietare riscaldamento a gas e a petrolio: la bozza del ministro Habeck

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Robert Habeck, gennaio 2022. Photo credits: EPA-EFE/CLEMENS BILAN

Il ministro dell’economia Robert Habeck (Verdi) ha preparato una bozza di legge per vietare, in futuro, il riscaldamento a gas e a petrolio.

Il primo passo verso questo obiettivo dovrebbe essere mosso già nel 2024, mentre a partire dal 2045 si applicherebbe un divieto generale sul riscaldamento a gas e a petrolio in Germania. A riportare per primo la notizia è stata la Bild, che si dichiara in possesso della bozza.


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Habeck vuole vietare il riscaldamento a gas e a petrolio

Secondo quanto riportato dai media, gli impianti di riscaldamento a gas e a petrolio avrebbero i giorni contati, in Germania. Secondo il progetto di legge preparato da Habeck, infatti, il piano sarebbe estremamente chiaro e dettagliato. Nei piani del ministro rientra anche il fatto che tutti i nuovi sistemi di riscaldamento vengano dotati di “contatori intelligenti” a partire dal 2025, con dati leggibili a distanza. Questo per rendere la misurazione dei consumi il più possibile precisa ed efficace.

La bozza, di 92 pagine, elenca tempi e modalità di questa transizione. In caso di rottura o difetto di un impianto di riscaldamento, il proprietario avrà tre anni di tempo per sostituirlo. I sistemi di riscaldamento a gas e a petrolio già installati non potranno più funzionare dopo 30 anni. Dal 2045, infine, l’uso di sistemi di riscaldamento a combustibili fossili sarà completamente vietato.

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I costi dell’operazione: di sicuro non saranno contenuti

Per quanto riguarda i costi dell’operazione, di sicuro parliamo di un impatto significativo per i proprietari di immobili, nel caso in cui la legge venisse approvata. Esiste inoltre la possibilità che gli stessi proprietari cerchino di trasferirli parzialmente sugli inquilini, aumentando ulteriormente il peso della crisi energetica.

Le maggiori resistenze dall’FDP e dall’associazione proprietari immobiliari: “Favola verde”

Nei confronti di questa proposta di Habeck, le maggiori resistenze politiche arrivano dai liberali dell’FDP, ma anche dall’SPD, il partito del cancelliere Scholz. L’FDP ha annunciato chiaramente che una soluzione di questo tipo non vedrà mai la ratifica dei liberali. “Nella coalizione abbiamo già concordato che, dal 2024, i nuovi sistemi di riscaldamento dovranno utilizzare il 65% di energie rinnovabili, per quanto possibile.

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Il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Ministry of the Presidency. Government of Spain (Attribution or Attribution), via Wikimedia Commons

Tutto ciò che va oltre non è stato discusso ed è quindi irrilevante” ha commentato il portavoce del partito per le politiche abitative, Daniel Föst. Föst ha inoltre sottolineato l’importanza di non sovraccaricare gli utenti. “Il Ministero dell’Economia e Robert Habeck a volte hanno fantasie che non possono essere realizzate. Non con noi, almeno” ha sottolineato.

Anche l’associazione dei proprietari immobiliari Haus & Grund ha definito la proposta di legge di Habeck una “favola verde”, come dichiarato dal presidente Kai Warnecke. Per questo, Warnecke invoca l’intervento del Cancelliere Olaf Scholz (SPD).

Il ministero su possibile divieto di riscaldamento a gas e a petrolio: “Non commentiamo fughe di notizie”

Intanto il Ministero federale dell’Economia e della Protezione del Clima (BMWK) si rifiuta di commentare più concretamente il progetto di legge.

Per principio, non commentiamo le fughe di notizie“, ha dichiarato una portavoce, interpellata dalla Berliner Zeitung. La portavoce ha aggiunto che al momento non esistono bozze definitive, poiché il Ministero dell’Economia e quello dell’Edilizia stanno lavorando insieme a un emendamento e non c’è ancora un accordo tra i dipartimenti.

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