Il Ministro Presidente del Brandeburgo Dietmar Woidke (SPD) ha promesso ai comuni aiuti finanziari per l’accoglienza dei rifugiati, che sono in aumento nel Land nord-orientale. Nonostante le spese relative alla gestione dei rifugiati spettino infatti alle singole amministrazioni cittadine, Woidke ha dichiarato di non voler “lasciare soli” i comuni e i distretti di fronte a una crisi che si preannuncia particolarmente dura, specialmente se si considera che, con ogni probabilità, il numero di rifugiati provenienti dall’Ucraina, ma anche da altri Paesi, aumenterà e che nel frattempo il Paese si troverà ad affrontare una crisi energetica.
Il Land, secondo quanto Woidke ha dichiarato all’agenzia stampa DPA, avrebbe predisposto un pacchetto di aiuti di due miliardi di Euro, destinato a supportare cittadini, imprese e comuni fino al 2024, in aggiunta agli sgravi e agli aiuti già previsti dal governo federale. Di questi, 150 milioni di Euro saranno destinati appunto all’accoglienza, alla sistemazione, all’assistenza, al sostegno e all’integrazione dei rifugiati.
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Michael Stübgen: “chiudere la rotta balcanica per evitare di dover accogliere i rifugiati in tende e palestre
Già 37.500 rifugiati sono arrivati in Brandeburgo fra gennaio e novembre 2022 (25.000 più che nel 2015, anno dell’apice della crisi siriana). A dicembre, il ministro degli Interni del Brandeburgo Michael Stübgen (CDU) ha definito “critica” la situazione dell’accoglienza, con distretti e città sempre più gravate dai costi e con il rischio sempre più concreto ti dover ricorrere a tendopoli e palestre per la sistemazione delle persone che arrivano nel Land e che hanno diritto all’accoglienza. Per questi motivi, Stübgen ha anche chiesto la chiusura della rotta balcanica.
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