A poco più di tre settimane dalla ripetizione delle elezioni a Berlino, è stato pubblicato il sondaggio BerlinTrend, curato da rbb24 Abendschau e Berliner Morgenpost. Dalle previsioni risulta un equilibrio di popolarità dei principali partiti diverso da quello attualmente rappresentato al Senato della Città-Stato di Berlino, con una rimonta considerevole soprattutto per la CDU, che è arrivata al 23%, superando i Verdi e diventando quindi il primo partito secondo i partecipanti al sondaggio.
È la prima volta, dal 2020 a oggi, che i cristiano-democratici si posizionano in testa in un BerlinTrend.
Secondo gli intervistati per BerlinTrend, la coalizione di governo attuale potrebbe essere confermata, ma con diversi rapporti di potere
Nonostante questo cambiamento di equilibri, se i risultati delle elezioni riflettessero le percentuali evidenziate da questo sondaggio, l’attuale coalizione potrebbe essere riconfermata al Senato di Berlino, per quanto con percentuali e quindi rapporti di forza differenti. Alla guida del governo del Land si posizionerebbero i Verdi, che attualmente godono del 21% delle preferenze, contro il 18% dell’SPD, che ha perso un punto percentuale rispetto alle ultime elezioni. Die Linke resta all’11% (stessa percentuale di AfD). Anche l’FDP, almeno in teoria, potrebbe arrivare alla camera dei rappresentanti, forte dell’aumento di un punto percentuale che ha portato il partito liberale al 6%.
Anche le cosiddetta configurazione “Jamaica”, composta da CDU, Verdi ed FDP sarebbe teoricamente possibile, con il municipio rosso in mano alla CDU. Più difficile, invece, sarebbe prospettare una coalizione “a semaforo” (FDP, SPD e Verdi) come quella che guida attualmente il governo federale. Impossibile, con le percentuali emerse dal BerlinTrend, un governo interamente di centro-destra, ovvero con una coalizione composta solo da FDP e CDU.
La CDU in testa per la guida del Senato, soprattutto a ovest
Alla domanda su chi dovrebbe guidare il prossimo governo di Berlino, al di là delle coalizioni, il 30% degli intervistati da Infratest Dimap ha indicato la CDU (il 6% in più rispetto alle scorse elezioni), mentre l’SPD dovrebbe essere riconfermata alla leadership del Senato solo per il 23% (con un calo di ben 9 punti percentuali). Invariate le preferenze per i Verdi, al 20%.
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Come sempre avviene a Berlino, le percentuali presentano uno stacco netto fra i quartieri orientali e quelli occidentali della città. La crescente popolarità della CDU, per esempio, è un fenomeno che si registra soprattutto a ovest, mentre a est i cristiano-democratici sono più o meno a pari merito con i Verdi e l’SPD. Confermata anche la maggiore popolarità di AfD nei distretti dell’est, dove il partito di estrema destra può contare su un 15% delle preferenze, contro il 9% dell’ovest.
Il 37% è soddisfatto del lavoro della Sindaca, ma due terzi bocciano il Senato
Curiosamente, però, il giudizio sul lavoro degli attuali membri del Senato non riflette le preferenze per i partiti. Nonostante il calo di popolarità (il suo indice di gradimento è il più basso di tutti i Ministri Presidenti dei Länder tedeschi), infatti, l’attuale sindaca Franziska Giffey è ancora in cima alle preferenze, con il 37% degli intervistati che si dichiara soddisfatto del suo operato. Al secondo posto, invece, c’è il senatore alla cultura Klaus Lederer di Die Linke – nonostante il suo partito resti indietro nei sondaggi. Segue la candidata dei Verdi e attuale Senatrice ai Trasporti Bettina Jarasch, con il 22% delle preferenze. Quarti a pari merito, con il 20%, il candidato dei liberali Sebastian Czaja e il capogruppo della CDU Kai Wegner. In coda, con un netto distacco, la capogruppo parlamentare di AfD Kristin Brinker con il 7%.
Il lavoro del Senato nel suo complesso, però, è bocciato da ben due terzi degli intervistati.
Se invece si procedesse all’elezione diretta del sindaco, sarebbe ancora Giffey ad assicurarsi la vittoria, con il 34% delle preferenze (che comunque rappresenta un calo del 34% rispetto all’ultimo BerlinTrend). Al secondo posto con il 20% Kai Wegner della CDU, che ha guadagnato il 3%. Solo il 15% degli intervistati voterebbe per Jarasch. Va però notato che ben il 31% degli intervistati ha dichiarato di non sapere con certezza per chi voterebbe.
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