Arrestato a Berlino l’Al Capone Polacco: la sua era la banda di narcotrafficanti più pericolosa d’Europa
Un noto narcotrafficante polacco è stato arrestato a Berlino, nel corso di una vasta operazione contro il traffico di cocaina. Ricardo R., sarebbe una delle figure apicali di una grande rete europea di narcotrafficanti ed è noto come l’Al Capone Polacco. L’arresto risale a novembre, ma i media tedeschi ne hanno dato la notizia nel dettaglio soltanto questa settimana.
Un’operazione di polizia su vasta scala
L’Europol ha dichiarato che il cartello spezzato da questa operazione avrebbe controllato “circa un terzo del commercio di cocaina in Europa”, ma anche di un enorme traffico di cannabis e metanfetamina e sarebbe uno dei più pericolosi del continente. Gran parte dei traffici europei risultano essere passati per il porto di Anversa. R. sarebbe stato arrestato nell’ambito di una serie di perquisizioni fra Europa e Nord America (94 in tutto), che hanno portato a 44 arresti. L’Al Capone Polacco sarebbe uno degli obiettivi di più alto livello degli investigatori del gruppo congiunto “Krone”, che unisce le forze di polizia e le autorità giudiziarie di undici Paesi.
Inoltre, la polizia e le autorità giudiziarie avrebbero confiscato numerose auto e orologi di lusso, armi da fuoco, munizioni, droga e grandi quantità di denaro contante. Secondo la Procura di Berlino, Ricardo R. è stato trovato in possesso di 4,5 chili di stupefacenti. Il punto di partenza è stata un’indagine della Procura generale della Lituania.
Chi è l’Al Capone Polacco
R. era già stato arrestato una volta nel 2007, a Londra, ma le sue attività criminali erano già note dagli anni ’90. Dall’Inghliterra era stato estradato negli Stati Uniti e, l’anno successivo, un tribunale di New York lo aveva condannato a 30 milioni di dollari di multa e dieci anni di carcere per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, riciclaggio di denaro e possesso illegale di armi.
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Parte della multa pagata, per un totale di 585.000 euro, è stata donata nell’agosto 2012 dall’agenzia antidroga statunitense DEA alle autorità investigative belghe, il cui sostegno sarebbe stato decisivo per lo smantellamento della banda. All’epoca, le autorità statunitensi avevano anche confiscato svariate proprietà in diversi Paesi, come l’Ucraina e la Russia, oltre a una villa a Nizza, la collezione di auto di lusso di R., tra cui una Aston Martin Vanquish (l’auto che compare nei film di James Bond)e numerosi conti bancari in almeno sette Paesi, intestati ad aziende o a terzi ma che gli inquirenti hanno potuto ricondurre a R.
Ricardo R., nato nel 1956 a Katowice, in Polonia, ha vissuto in Germania, Belgio e Gran Bretagna, utilizzando oltre una dozzina di pseudonimi diversi per condurre i propri affari . Ad arrestarlo a Berlino sono stati gli agenti dell’Unità 412, specializzata nella criminalità organizzata russo-eurasiatica (REOK).
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