Il South by Southwest Festival (SXSW) dovrebbe approdare a Berlino la prossima estate, ma non tutti sono d’accordo sulla piega che sta prendendo l’organizzazione.
A essere contestata è soprattutto la visione dell’azionista di maggioranza, che sarebbe più orientato al profitto che alla creatività che da sempre contraddistingue il festival.
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South by Southwest Festival a Berlino: cosa c’è in ballo
Il senato di Berlino ha annunciato che il SXSW, il South by Southwest Festival, nato ad Austin nel 1987, dovrebbe aver luogo nella capitale tedesca la prossima estate. Verranno stanziati, a questo scopo, 3,5 milioni di euro.
Secondo l’amministrazione per l’economia, sarebbero in corso diversi colloqui con numerosi possibili protagonisti dell’evento e a novembre il Segretario di Stato Michael Biel intende invitare alcuni esponenti della scena creativa berlinese, per un confronto costruttivo.
170 concerti, 4 convegni e 30 installazioni artistiche temporanee
Al momento, è stato presentato all’amministrazione del senato un progetto che combina i format della fiera, della conferenza e del festival. Sarebbero previsti nello specifico 170 concerti ed eventi di clubbing, quattro convegni e 30 installazioni artistiche temporanee. Il tutto con il coinvolgimento attivo di una serie di partner e azionisti, tra cui il Penske Media Group e il gruppo Axel Springer. Ed è proprio questo che porta una parte della “Berlino creativa” a storcere il naso, come riportato, tra gli altri, dal Tagesspiegel.
In particolare il Penske Media Group, infatti, socio di maggioranza del festival, di cui ha rilevato le azioni nel 2021, in un momento di forte crisi a causa della pandemia, è considerata una realtà più incline al profitto che alla creatività. Potrebbe dunque, per critici e scettici, snaturare completamente un festival che ha sempre cercato di essere innovativo e all’avanguardia.
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