Sigmar Gabriel difende il Qatar: “L’arroganza degli attacchi tedeschi fa vomitare!”
Lo avevamo lasciato che litigava furiosamente con l’ambasciatore ucraino Melnyk. Oggi, l’esponente dell’SPD Sigmar Gabriel è al centro di una nuova polemica relativa al Qatar.
Prima su Twitter, poi con alcune dichiarazioni rese a Stern, l’ex ministro degli esteri di Angela Merkel ha infatti criticato la presunta arroganza della Germania, che ritiene troppo dura verso l’emirato della penisola arabica.
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Com’è noto, il Qatar sta per diventare teatro dei nuovi mondiali di calcio 2022 e per l’occasione si sono sollevate accese proteste, relative al rispetto dei diritti umani e civili all’interno del Paese. In particolare, si parla delle terribili condizioni in cui vive la comunità lgbtqia+ e del dramma dei lavoratori migranti, trattati come schiavi proprio in vista della costruzione di opere e infrastrutture per i mondiali.
La stessa ministra dell’interno Nancy Faeser (SPD), compagna di partito di Gabriel, ha recentemente sollevato la questione e per questo il ministero degli Esteri del Qatar ha convocato l’ambasciatore tedesco, per consegnargli una nota di protesta.
Sigmar Gabriel, invece, si è detto disgustato, ma dal fatto che il Qatar venga attaccato dai tedeschi. Alla rivista Stern, l’esponente dell’SPD ha dichiarato di sentirsi infastidito, già da qualche tempo, dall’arroganza dei suoi connazionali. Ha inoltre difeso i commenti che ha pubblicato a questo proposito su, Twitter la scorsa settimana.
Die deutsche Arroganz gegenüber Qatar ist „zum Ko…“! Wie vergesslich sind wir eigentlich? Homosexualität war bis 1994 in D strafbar. Meine Mutter brauchte noch die Erlaubnis des Ehemanns, um zu arbeiten. „Gastarbeiter“ haben wir beschissen behandelt und miserabel untergebracht.
— Sigmar Gabriel (@sigmargabriel) October 29, 2022
La risposta sarcastica dei Verdi: “La sua comprensione verso i despoti la porta a sragionare”
Sul social recentemente acquisito da Elon Musk, infatti, Gabriel ha scritto, tra le altre cose “L’arroganza tedesca nei confronti del Qatar fa vomitare“. Ha poi definito i tedeschi “smemorati”, perché avrebbero dimenticato che anche in Germania l’omosessualità è stata punita fino al 1994 (riferendosi al paragrafo 175 del codice penale, che considerava reato i rapporti omosessuali, in vigore dal 1871 al 1994). “Mia madre aveva bisogno del permesso del marito per lavorare” ha poi aggiunto.
L’ex ministro ha poi concluso sostenendo che il progresso arriva gradualmente e che mentre le Nazioni Unite lodano il Qatar per le riforme messe in atto, i tedeschi non fanno altro che insultare, ignorando i cambiamenti positivi che si registrano rispetto al passato. Gabriel ha aggiunto di non negare i problemi che ancora ci sono, ma ha ribadito che qualcosa è decisamente cambiato, negli ultimi anni.
Gefängnis, Peitschenhiebe, Sklavenarbeit sind keine Folklore!
Sie setzen allen Ernstes die Situation von Homosexuellen in Deutschland 1994 mit der von Qatar 2022 gleich?
Sie haben doch einen Sprung in der Schüssel mit Ihrer Despotenversteherei. Jetzt reicht es aber langsam!— Volker Beck 🐋 🇺🇦🇮🇱🎗️ (@Volker_Beck) October 29, 2022
A rispondere sarcasticamente a Gabriel, sempre su Twitter, è stato l’esponente dei Verdi Volker Beck, che gli ha risposto: “Sta davvero equiparando la situazione degli omosessuali in Germania nel 1994 con quella del Qatar nel 2022? La sua comprensione verso i despoti la sta facendo sragionare”.
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