Chi vive a Berlino, fa spesso dell’ironia su una serie di simboli di inefficienza che, in alcuni casi, sono diventati praticamente folklore locale. Il principale è probabilmente il BER, il noto aeroporto aperto con anni di ritardo, in piena pandemia, e che lotta costantemente con problemi di ogni tipo e con lo spettro della bancarotta. C’è però un altro elemento cittadino che risponde più alle leggi del caos che della pianificazione, anche se strappa sorrisi, più che proteste. Ci riferiamo all’albero di Natale di Breitscheidplatz, che ogni anno ha il compito di rendere il Ku’damm adeguatamente in linea con le festività.
L’albero di Natale di Breitscheidplatz: quest’anno non passa attraverso una galleria
A quanto pare, questa impresa è stata ostacolata in più occasioni e per le ragioni più impensabili. Un anno, l’albero, un abete rosso proveniente dalla Baviera, risultò talmente fragile da non poter stare in piedi e fu addirittura dato in pasto agli elefanti dello zoo, come ricorda l’emittente RND.
Quest’anno, il problema è stato un altro. L’albero selezionato, un bell’abete del Colorado di 22 metri, è infatti risultato troppo grande per poter passare in una galleria presente all’interno del percorso individuato. La larghezza della galleria è infatti di 4.30 metri, mentre l’albero è di 5 metri, nel suo punto più largo. Si è imposta dunque la necessità di individuare un percorso alternativo e questo implica anche un rinvio alle necessarie procedure burocratiche e richieste di permesso alla polizia.
Ad ogni modo, considerando che il mercatino inizierà non prima di due settimane, non si può parlare di ritardo in senso tecnico. Non dobbiamo però mai mettere in dubbio la capacità di Berlino di stupirci con nuovi inconvenienti e sorprendenti colpi di scena. Soprattutto quando si tratta del BER. O dell’albero di Natale di Breitscheidplatz.
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