Due missili colpiscono la Polonia: la BILD parla di due morti

Mateusz Morawiecki missili russi
Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki. Foto: EPA-EFE/Tytus Zmijewski POLAND OUT

*AGGIORNAMENTO: Nelle ore successive alla pubblicazione dell’articolo è emerso che a colpire il villaggio di Przewodów non sarebbero stati due missili russi, ma un solo missile della contraerea ucraina, probabilmente lanciato per deviarne uno russo. Il presidente polacco Duda ha indicato questa ipotesi come la più probabile in una conferenza stampa tenutasi mercoledì 16 novembre.

Due missili russi avrebbero colpito la città di Przewodów, città polacca al confine con l’Ucraina. A dare la notizia è stata la Bild, parlando anche di due morti e fornendo ulteriori dettagli.

Due missili russi sulla Polonia: la notizia della BILD e i riscontri disponibili al momento

Intanto, il capo del governo polacco Mateusz Morawiecki ha convocato alle 21.00 il Consiglio dei Ministri per la Sicurezza Nazionale e la Difesa. Intanto, il portavoce dei vigili del fuoco di Hrubieszów, Marcin Lebiedowicz, in un’intervista a Radio Lublin avrebbe confermato l’avvenuto impatto di due missili russi contro un impianto di essiccazione del grano e la presenza di due vittime causate da un’esplosione dalle cause ancora ignote. “In questo momento stiamo mettendo in sicurezza la scena e illuminando l’area di azione” ha aggiunto Lebiedowicz.

La Russia parla di “Provocazioni deliberate”. Gli USA: “Stiamo raccogliendo informazioni”

Mentre cresce, comprensibilmente, la tensione, la Russia parla di “provocazioni deliberate” e il ministero della difesa russo nega che ci siano state operazioni sul confine. Tuttavia, poche ore prima la Russia aveva bombardato Leopoli, città ucraina a 70 km dalla Polonia, causando un blackout elettrico.

Intanto il Pentagono dichiara di essere in fase di indagine. La portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Adrienne Watson, ha dichiarato di aver visto i rapporti provenienti dalla Polonia e di essere al lavoro con il governo polacco per raccogliere ulteriori informazioni. “Al momento non possiamo confermare notizie o dettagli. Stabiliremo cosa è successo e quali saranno i passi successivi più appropriati” ha dichiarato su Twitter.

Intanto, Estonia e Lettonia si schierano con dichiarazioni molto dure. Il ministro della difesa lettone Artis Pabriks, su Twitter, ha parlato di missili caduti sul territorio Nato in Polonia, di “regime criminale russo” e ha ribadito che la Lettonia è al fianco degli ‘amici polacchi’”.

Il ministero degli affari esteri estone è andato anche oltre, dichiarando, sempre su Twitter: “Ci stiamo consultando da vicino con la Polonia e altri alleati. L’Estonia è pronta a difendere ogni centimetro del territorio della NATO” si legge sul social.

Intanto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha scritto sul suo canale Telegram: “Questo è un attacco missilistico russo alla sicurezza collettiva! Si tratta di un’escalation molto significativa. Dobbiamo agire”.

La paura dell’articolo 5 e la necessità di mantenere la calma

Ovviamente, il timore che sta dilagando ovunque in queste ore, in Europa, è che l’incidente possa essere visto come un attacco alla Polonia, che è un Paese Nato. Se così fosse, si applicherebbe l’articolo 5 del Trattato Nord Atlantico, che vincola tutti gli Stati membri alla difesa collettiva. Questo vuole dire che, in caso di attacco armato contro uno di essi, tutti gli altri hanno l’obbligo di fornire assistenza militare. Non è affatto scontato, tuttavia, che si intraprenda questa strada. La Nato ha infatti ripetutamente sottolineato, in questi mesi, di non voler intervenire nella guerra in Ucraina e l’incidente potrebbe essere considerato, tecnicamente, un errore balistico.

Anche il capo-reporter della BILD, Peter Tiede, ha dichiarato su BILD TV: “Quella che è successa ai russi è una cosa enorme, ma non credo che saremo davvero coinvolti in una guerra”.

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