Una protesta congiunta organizzata dall’organizzazione per lo sviluppo Oxfam e da Astac – il sindacato dei lavoratori agricoli ecuadoriani – si è tenuta lo scorso 26 settembre ad Amburgo, davanti alla sede di Edeka. La catena di supermercati tedesca, che gestisce parte della propria filiera, è accusata di utilizzare un pesticida tossico nelle proprie piantagioni di banane in Ecuador.
Mancozeb: il pesticida vietato in Europa, che Edeka utilizza ancora in Ecuador
Il pesticida in oggetto, il Mancozeb, è utilizzato per la prevenzione del fungo singatoka negra, che colpisce le foglie delle piante di banana ed è stato classificato come tossico da diversi studi. Gli effetti avversi si devono soprattutto all’etilene-tiourea, un contaminante industriale che si presenta come prodotto di degradazione del Mancozeb (ma anche di altri pesticidi) e che può causare danni alla tiroide e gozzo, è risultato avere effetti cancerogeni e teratogenici (ovvero come potenziale causa di malformazioni nei figli degli individui che subiscono l’esposizione alla sostanza) negli animali da laboratorio ed è stato classificato come probabilmente cancerogeno per l’uomo. Il Mancozeb, inoltre provoca dermatite da contatto ed è stato correlato, in uno studio pubblicato l’anno scorso dalla European Review for Medical and Pharmacological Sciences, anche a complicazioni renali ed epatiche. L’uso di questo pesticida è stato vietato in Europa a partire dal 4 gennaio di quest’anno, ma, nonostante ne siano noti gli effetti negativi, è stato previsto un periodo di transizione per il suo abbandono nelle coltivazioni in Ecuador di altri due anni. Edeka ha quindi in programma di continuare a utilizzare il Mancozeb nelle proprie piantagioni oltreoceano fino al 2024.
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L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) classifica il fungicida come teratogenico. La frutta sarebbe soggetta a norme sul controllo dei residui che tutelano i consumatori tedeschi. Nessuna tutela è invece disponibile per gli operatori agricoli che lavorano nelle piantagioni, sulle quali il Mancozeb viene sparso per irrorazione aerea.
La risposta di Edeka e WWF: non abbiamo alternative per non danneggiare i raccolti
In risposta alle pressioni di Astac e a una richiesta del magazine Taz, Edeka ha difeso in una lettera l’uso del pesticida, sostenendone l’imprescindibilità nei clmi tropicali come quelli dei Paesi nei quali si coltivano le banane. Il Mancozeb, sostiene l’ufficio stampa di Edeka, sarebbe l’unico mezzo per evitare sostanziali perdite nei raccolti delle piantagioni in Ecuador. Si allinea alla stessa posizione anche il WWF, che collabora con Edeka a un progetto sulla riduzione dell’uso di pesticidi in Ecuador e Colombia. Secondo il WWF, “non esiste un’alternativa adeguata e meno tossica al Mancozeb”.
Wir fordern: "Sei nicht Banane, Edeka!" 🍌🍌🍌
Zusammen mit Vertreter*innen der ecuadorianischen Bananenarbeiter*innen Gewerkschaft @AstacEcuador und unserem Kampagnen-Botschafter @OlePlogstedt protestierten wir heute in Hamburg gegen den Einsatz des Pestizids Mancozeb. pic.twitter.com/04A0N51HhC
— Oxfam Deutschland (@Oxfam_DE) September 26, 2022
I rappresentanti di Astac avevano un appuntamento con quelli di Edeka per discutere di queste e altre questioni, durante la loro visita a Berlino, ma la riunione, che doveva tenersi ad Amburgo, è stata annullata con pochi giorni di anticipo. Il portavoce di Astac Jorge Acosta si è detto deluso, poiché i temi pressanti per gli agricoltori impiegati nelle piantagioni di Edeka sono molteplici: oltre ai danni causati dai pesticidi, per esempio, ci sarebbero numerose rivendicazioni salariali e accuse sulla presunta irregolarità dei contratti.
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